Messaggi e Commenti

del

dopo Friuli

 

 

 

 

 

 

Carissimi amici
 
Sono appena rientrato dal Friuli e già mi sto preparando per partire per un lungo viaggio in estremo oriente.
Ciò nonostante i miei pensieri vanno con nostalgia ai momenti magici trascorsi insieme nel Friuli.
Non sta a me dirlo, ma mi pare che il  raduno del Friuli abbia segnato il ritorno al vecchio spirito di gruppo dove l'armonia e l'amicizia hanno davvero preso il sopravvento.
Siete stati tutti favolosi e vi ringrazio di cuore per la collaborazione che mi avete dato.
Come detto sono di partenza nuovamente ma prego tutti coloro che hanno fatto filmati e foto di inviarmele prima possibile.Saranno tutte pubblicate nel sito del 54° appena rientrerò.
Ho già fatto pervenire lettere di ringraziamento alle varie istituzioni militari che così amabilmente ci hanno accolto.Vi saranno comunicate asap.
Gradirei moltissimo ricevere vs. commenti che saranno anche essi pubblicati nel ns.sito.
In allegato troverete un articolo del ns. raduno che il col.Santarossa ha fatto pubblicare nel Messaggero Veneto cronaca di Casarsa e in altre riviste di cui vi darò il nome appena in possesso.
Vi saluto con grande affetto
Guglielmo Caprai 
 
Comunicato per la stampa del Col. Santarossa Andrea
 
 
Lo scorso fine settimana, sabato 8 e domenica 9 ottobre 2011, ha avuto luogo a Casarsa della Delizia, Redipuglia e Trieste il 12° raduno degli allievi Ufficiali di Complemento dell'anno 1969 presso l'allora Scuola allievi Ufficiali di Ascoli Piceno, Caserma "Clementi".Oltre 60 attempati "ragazzi"con le loro consorti hanno affollato la parte orientale del Friuli ricordano il loro servizio reso con dedizione alla Patria. La maggior parte di questi ufficiali ha prestato servizio nella Fanteria d'Arresto, prima specialità della Forza Armata ad essere disciolta dopo il dissolvimento dell'impero sovietico. Grande l'entusiasmo di questi "giovani" nel rivedere i posti dove si trovavano le opere fortificate a difesa estrema dei confini orientali causa la così definita "minaccia" del Patto di Varsavia. Non pare superfluo ricordare che questi giovani di un tempo(quasi tutti nativi del triveneto) avrebbero fatto olocausto della vita in caso di  invasione  dall'Est.Sabato mattina il 5° Reggimento Aviazione dell'Esercito "Rigel" ha accolto gli ex allievi e le loro famiglie e li ha pilotati in una visita  al Reparto e ai suoi aeromobili, suscitando un interesse e un plauso grandissimi.
Il Ten.Col.Pilota Lauro Massari e il Cap.Pilota Roberto Corba sono stati perfetti ospiti nell'illustrare loro la storia, le origini e l'attuale attività del Rigel che, in questo momento sta operando in Afghanistan con il suo Stendardo da Combattimento e i suoi elicotteri Mangusta.
I radunisti hanno successivamente deposto un cuscino di fiori presso il monumento ai caduti della città di Casarsa, presente l'assessore Marinelli e Carabinieri della locale Stazione CC.
Il Sindaco di Casarsa, Dott. Angioletto Tubaro, ha salutato i ragazzi del 54° Corso AUC  durante la serata di gala tenutasi in un noto ristorante della cittadina friulana.
Graditi ospiti due vecchie glorie del 73° Reggimento Fanteria d'Arresto "Lombardia", il Gen. Pietro Maccagnano e il Col. Andrea Santarossa
Alla vigilia del raduno, il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale C.A. Giuseppe Valotto, aveva inviato agli ufficiali del 54° e al Sig. Guglielmo Caprai di Arezzo, Presidente del Gruppo di Ufficiali, una graditissima lettera di auguri e compiacimento per il forte senso di appartenenza e fedeltà ai valori dell'Esercito e della Patria..
 
Col.(Aus) Andrea Santarossa
(Portavoce del 54° Corso A.U.C.)

 

 

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email di maura maffezzoni

venerdì 06 novembre 2011  00.36

caro Guglielmo, ti invio alcune foto... al femminile che daranno un tocco
nuovo e spumeggiante all'impronta del sito. La partecipazione di ogni
donna, consorte o amica che sia al raduno del Friuli ha saputo contribuire
con amicizia, espressività e comunicazione a renderci piu' unite.

Grazie per le opportunità che ogni raduno ci offre.

MAURA MAFFEZZONI

 

 

email di micheli aldo

venerdì 04 novembre 2011  16.36

 

 

CRONACA DI DOMENICA 9 OTTOBRE 2011

 

Da Casarsa si parte tutti in pullman in perfetto orario con meta il Sacrario di Redipuglia (a parte la Sig.ra Micheli che ci segue in macchina). Il tempo e’ bello anche se un po’ freddino dato che e’ mattino appena iniziato.  Il viaggio durera’ circa un’ora. Sorge un problema: come tenere sveglia una comitiva un po’ sonnacchiosa? Ci pensa il Sig. Micheli, che pur sapendo che ci aspetta una guida che illustrera’ la storia del Sacrario, si mette, con somma imprudenza, a raccontare vicende ed anneddoti relativi alla Grande Guerra. Fino a che si tratta di indicare i nomi del monti e delle colline circostanti non ci sono problemi, ma se quello raccontato venisse smentito dalla guida? Tremarella e un po’ di conoscenza della storia permettono di superare questi timori. Alla fine gli rimane il rimpianto di non esser  riuscito a raccontare tutto quello che voleva e la intima e repressa soddisfazione del fatto avrebbe potuto anche correggere alcune inesattezze della guida.

 Recuperata la Sig.ra Micheli si parte per Trieste. Tempo previsto per effettuare il percorso e’ sempre  un’oretta. Ci attendono al Circolo Ufficiali, ma la Barcolana in pieno svolgimento ci costringe a percorrere la Grande Viabilita’ Triestina. Questo ci permette di dare un’occhiata a Trieste dall’alto, con tutto il golfo e le quasi 1900 vele tese dal borino di quella mattina.

Sempre il Sig. Micheli illustra alcuni aspetti dei fenomeni carsici che abbondano tra le colline e l’altipiano. ‘Fenomeno carsico’ o ‘Carsismo’ e’ il nome  usato in geologia a livello internazionale per tutti i prodotti dell’erosione dell’acqua. Emblema di tutto cio’ e’ il fiume Timavo il cui corso si svolge prevalentemente sotto terra: si sa dove si inabissa, si sa dove esce, ma di dove scorre si hanno pochissime informazioni.

Dopo un ottimo ed elegante pranzo al Cirolo Ufficiali, ci si puo’ avventurare tra la gente che affolla le ‘Rive’. Prima meta Piazza Unita’ d’Italia, la piu’ grande piazza europea con un lato sul mare. Il rompete le righe viene dato presso la Fontana dei 4 Continenti (il quinto non era ancora stato scoperto al momento della sua costruzione), che servira’ anche come punto di raduno per la partenza. Una veloce (folla permettendo) escursione per vedere quello che si trova nei pressi, come il Teatro Romano, Piazza della Borsa ed il Molo Audace, cosi’ chiamato dal nome del cacciatorpediniere, prima nave italiana che attracco’ dopo la fine della Grande Guerra per sbarcare un reparto di bersaglieri.

Il tempo scorre veloce ed alle 17 si riparte alla volta di Casarsa prendendo la strada costiera. Pero’ la stanchezza comincia a farsi sentire ed e’ un po’ difficile riuscire ad apprezzare per intero il panorama del mare con il sole che sta calando all’orizzonte.  

 

email di fontana fabrizio

lunedì 18 ottobre 2011 20.03

   Carissimi Amici,

se siete tra coloro che alla prima foglia che cade, con l’autunno che avanza , si rintanano in casa davanti alla tv magari con il plaid sulle gambe, allora non sapete cosa vi siete persi.

   Chi l’ha detto che ottobre è la stagione del letargo? Noi ci siamo scrollati di dosso la pigrizia per andare alla scoperta di luoghi che incantano gli appassionati d’arte, gli amanti della natura e i goderecci dei sensi.

  Desidero rivolgere il mio ringraziamento a Noi, che proiettati in una dimensione fiabesca abbiamo risalito l’Italia tra paesaggi di fiumi, di verdi campagne, di borghi che dominano dall’alto le vallate, di montagne innevate e abbiamo partecipato al Raduno di Casarsa della Delizia.

   La nostra presenza è stata la migliore testimonianza che il Gruppo è vivo e solido come una roccia.

   Il Raduno è stato voluto e coordinato da Guglielmo e dal Colonnello Santarossa, che hanno dedicato un grosso impegno affinché questo evento potesse riuscire nel migliore dei modi.

   Venire in Friuli è stato un momento di assoluta giovialità e allegria, credo un benefico incontro per tutti, anche perché non avrei mai creduto che i friulani fossero così ospitali, accoglienti e pronti a fare baldoria , erroneamente li credevo chiusi e introversi.

   Quanto ci vuole poco nello sbagliarsi.

   Ma che stupenda sorpresa vedere il simpatico Aldo, litigare col microfono sul pullman, ma snocciolare una quantità di notizie da enciclopedia della storia moderna, conoscendo gli avvenimenti più reconditi nel loro intimo stesso, dovrebbe diventare un consulente di “Rai Storia”.

   E l’Esquilio, si vede che è il Ministro delle Finanze, non gli sfugge un numero ed è sempre attento ai risultati della sua amata ragioneria, piccoletto ma con un cuore grande, grande come una montagna, un vero Amico, al fianco del quale non poteva non esserci che una dolce Luigina, sempre pronta a rabbonirlo.

   Guglielmo, grande organizzatore, ma qualche volta un po’ “casinista” (mi fa disperare il Ministro), comunque il suo notevole impegno ha fatto in modo che tutto funzionasse al meglio per un bellissimo raduno e una grande festa. Rita poi ci ha intrattenuto in chiesa con le immortali note di Benedetto Marcello

   Il prossimo anno saremo in Sardegna, terra misteriosa e contemporaneamente magica, piena di un fascino che  da sempre è attracco sicuro per quanti navigavano da una sponda all'altra del Mediterraneo.

   Saremo nella terra di Umberto e  Luisa, che già si preparano all’evento, cerchiamo di non tradire la loro amicizia, le loro aspettative e partecipiamo tutti un po’ più attivamente.

   Non dimentichiamoci che non c’è ricchezza al mondo che possa ripagare l’infelicità di una vita, ricordatevi che abbiamo solo una vita. Un viaggio in Sardegna sarà lo stimolo per tutti e poi ci aspetta una terra magnifica dove “se magna e se beve alla granne”.

   Un grazie particolare al saluzzese Francesco, dalla generosità impagabile e da una simpatia contagiosa che ti mette in allegria.

   Ho notato che le proposte per altri raduni stanno crescendo, dopo la Sardegna, sarà la volta di       Campobasso. Antonio ed Assuntina hanno promesso grandi cose, andremo nel cuore della loro terra molisana, patria di gente forte e tenace, straordinariamente gentile  che vive fra le montagne ed i boschi del Sannio. Se dovesse servirvi una mano siamo pronti a porgervela.

   Poi sarà la volta, quasi sicuramente, di Gabriele e della Adriana su in quel di Negrisia vicino a Treviso.   Conosco la loro gentilezza e affabilità , e quindi quando sarà la loro volta per organizzare il raduno noi saremo pronti a venire anche nella bella Treviso, facciamo le valigie e….. via si parte.

    Cari amici non possiamo permetterci di smarrirci, quest’anno alcuni di noi non sono venuti ed è stato un vero peccato perché avremmo potuto divertirci un po’ di più.

    Speriamo che gli impedimenti di oggi non si ripresentino anche l’anno prossimo. Non lasciamo che vadano perduti ricordi così grandi, acquistati anche a caro prezzo che sono per Noi uno dei pochi beni lasciati dal passato per l'avvenire.

   Ravviviamo questo grande fuoco che è l’amicizia, non lasciamo che si ceda alle prime difficoltà, che si rinunci o si diserti.

    La nostra amicizia è un tipo di legame accompagnato da un sentimento di affetto vivo e reciproco, caratterizzato da una rilevante carica emotiva basata sul rispetto, la stima, e la disponibilità vicendevole.

    Vi ricordo che il fuoco non è solo il centro dell'accampamento o il caldo ricovero della casa, esso è anche la scintilla che fa vivere un pugno di uomini che non disperano mai e che mai si proclameranno vinti.

 

Fabrizio Fontana

 

 

 

 

 

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email di zen sergio

giovedì 13 ottobre 2011 18.16

Carissimo Guglielmo

Il mio solitario rientro – per ragioni che ben sai, purtroppo – in Torino del 10 mattino scorso mi dato modo di riflettere molto sul nostro incontro appena finito, sui nostri incontri avvenuti e futuri, ma, soprattutto, sul nostro gruppo.

Possiamo esserne fieri! Noi non abbiamo bisogno di adunate oceaniche con chilometriche sfilate per declamare ciò che siamo stati, cosa siamo, cosa abbiamo fatto e cosa facciamo. Noi eravamo in fanteria, la fanteria (“regina delle battaglie”, ricordi?), abbiamo fatto il nostro dovere  e lo rifaremmo ora, nonostante i nostri capelli bianchi. Questo con umiltà e silenzio; qualità della nostra arma provate dalle mille e mille lapidi dei sacrari; qualità che nessuno può permettersi di porre in discussione.

Ebbene, noi quelle qualità le abbiamo portate nella vita di tutti i giorni, con le nostre famiglie, sul lavoro e con tutte le persone che ci sono ruotate attorno.

Questi sono pensieri che mi sono venuti spontanei nel vederci tutti, nell’ascoltarci tutti per continuare a vivere una storia iniziata tanti anni fa.

Poi c’è stato l’aspetto tecnico.

La visita al 5° Rigel: interessantissimo ed esaltante. I nostri dialoghi di confronto tra ora ed allora erano solo un “telo mimetico” per nascondere un briciolo di “nostalgia” ancora in noi per quei momenti in divisa, quei nostri vent’anni in divisa, senza problemi e preoccupazioni (la naja, la vera naja è cominciata dopo!).

Perdonami, non vorrei annoiarti.

Veniamo all’aspetto logistico.

Ottimo su tutti gli aspetti. Reso serio e riconosciuto da presenze importanti, reso lieto dal pistolotto (un bravo all’autore), dai ballerini (li ho invidiati), dalla disinteressata generosità (ottimo quel nebiolo).

Momenti di riflessione di fronte ad un monumento che non vuole esaltare la guerra, ma la grandezza dell’animo umano in tale avversità dove emergono dovere, rispetto, obbedienza, umiltà, sacrificio …e questo nel più completo silenzio.

Ecco, a mio giudizio, per concludere, mancava qualcuno che dodici anni fa, con altri, ha riacceso tutto ciò. Mi auguro che per il prossimo raduno non vi siano impegni.

Continuiamo a far vedere che ci siamo e, come in quella targa al circolo ufficiali del 5° Rigel, continuiamo a rimanere giovani!

Ciao Guglielmo ed arrivederci a tutta la 3ª compagnia del 54° LIV.

Sergio Zen
 

 

 

 

email di massimo saccani

giovedì 13 ottobre 2011 11.26

Grazie del lavoro che hai fatto ; grazie al colonnello, grazie ai Friulani : E' stato tutto veramente bello . Ti farò avere al più presto le foto . Buon viaggio in Indonesia .

Massimo, Ilda

 

 

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