Pistolotto Bertazzoni Campobasso

 

 

 

                         Pistolotto di Maurizio Bertazzoni (uomo della terra delle zucche)

 

 

 

 

 

CAMPOBASSO, 04–05–06 ottobre 2013

AGLI AMICI UFFICIALI EX ALLIEVI DEL 54° CORSO AUC di ASCOLI PICENO

di Maurizio Bertazzoni

 

14° INCONTRO … ANCORA INSIEME!

 

Care amiche e cari amici, anche se quest’anno purtroppo siamo pochi, sono 14 anni che ci ritroviamo dopo quel lontano 1969 (44 anni fa!), ed ancora una volta mi presento a voi per cercare di tenervi svegli e vegeti.

Sono 14 anni che vado ripetendo di aver incontrato un gruppo straordinario e forse unico in Italia, che trova la forza, e qui va detto che è un miracolo da sottoporre a Francesco - papa Bergoglio (del quale abbiamo l’onore di avere qui con noi suo “cugino” Franco - suo sosia), non certo tal Pairotti -, … dicevo un gruppo che trova la forza di ritrovarsi fino ai limiti psicofisici che la Divina Provvidenza ha concesso ad ognuno di noi.

Non possiamo peraltro dimenticare di ringraziare i Governi che in questi anni si sono succeduti, nessuno dei quali, fino a questo momento, ci ha tassato per questi nostri incontri di grande valenza.

Rallegriamoci amici, non perché siamo ancora qui a raccontarcela, ma per essere tutto sommato persone sopravvissute al logorio della vita moderna da cui evidentemente abbiamo saputo, con intelligenza e fortuna, difenderci egregiamente.

Gli appassionati della storia di Carosello ricorderanno il tavolino di Ernesto Calindri in mezzo al caotico traffico degli anni ’60.

A tanti i carciofi non fan più effetto e, con tutto il rispetto per i gusti, sono i finocchi ora ad aver il sopravvento …

 

Oggi, per una vita sostenibile, ti suggeriscono di sfruttare le Energie rinnovabili, come il solare, il geotermico, l’eolico ed il Viagra.

Col sole ci si abbronza;

col geotermico ci si riscalda;

con l’eolico si riduce la sudorazione;

col Viagra (citrato di sildenafil) si spaccano le rocce!

 

Sul Viagra esistono delle perplessità.

Ragazzi, dovete credermi, anche tu Fontana, che hai la vivacità di un ragazzino, ma che più di tanto non lo sei …

Sentite, premettendo che a tal riguardo ho avuto conferme da fonti più che attendibili.

Vi rivelo cautamente alcuni sintetici passaggi da tener ben presente al primo approccio col Viagra o suo similare (Cialis, Levitra ecc …):

1)             Il Viagra è una pastiglia fatta a rombo …

<prima la prendo e poi trombo>;

2)             Per dirvi la potenza: se una goccia di Viagra cade su una ciliegia, la ciliegia diventa un durone;

3)             Raccomandazione: se non mandi giù in fretta la pillola, rischi che si irrigidisca il collo;

4)             Controindicazione: non bisogna mettere le pastiglie nel minestrone … perché altrimenti i piselli rimangono duri;

5)             Fare attenzione che il Viagra non sia erroneamente assunto da minori. È cronaca pura: un ragazzo di 15 anni ha ingerito 10 compresse di Viagra del padre; condotto all’ospedale, il medico di turno gli ha riscontrato … ustioni di terzo grado sulle mani.

 

Come sapere se il Viagra su di te ha funzionato?

Desiderate fare una verifica per capire se ne vale la pena?

Ecco detto:

a)              Cominci a pensare che tua suocera sia carina;

b)             Cominci a guardare la tua cagna con interesse;

c)              Hai colpito una passante con un bottone che si è staccato dai bleu jeans;

d)             Non hai più bisogno del manocomando;

e)              Ti incazzi facilmente …  senza dover alzare la voce;

f)                Sei preoccupato perché se muori sul pezzo, non riusciranno poi a chiudere la bara per almeno tre giorni;

g)             Monica Lewinski spera che tu possa diventare presidente.

 

Inciso:

È bene che sappiate che non tutti possono assumere il Viagra. Perché fa bene al cazzo, non ai coglioni!

Chi di voi non lo prende?

 

Voi, signore e signori, mi comprenderete … a volte (sostienimi moralmente Simonetta), servono le parole licenziose per dare il giusto effetto!

Qualcuno potrà pur pensare come io sia caduto in basso!!!

Ma, nobile guerriero Esquilio , non rimanere tu di sasso: ho semplicemente sfruttato quest’incontro di Campobasso.

 

Campobasso: dal 1963 è il capoluogo della ventesima regione d’Italia, il Molise, dove la gente appare semplice, ospitale e paziente.

 

CAMPOBASSO

E’, Campobasso, simile a un ventaglio

che al posto delle piume ha giardini,

per stecche qualche via, che risale

ai Monti, scalino per scalino.

 

Là in cima - tu lo vedi in lontananza –

c’è un vecchio castello e là, vicina

ché la fede ha da vincere il potere,

un convento e una chiesa cappuccina.

 

Guardano - e son mill’anni - Ferrazzano,

ed a quel punto là, Cercemmaggiore,

Sangiovannello e Ripalimosani

 

E, quando il sole è caldo e l’aria è bella,

non solo di Frosolone la montagna,

ma il mare azzurro e pure la Majella …

 

Nina Guerrizio

 

Mi è piaciuta e l’ho voluta recitare … in italiano.

Ma ora mi cimento a recitarla in lingua molisana … sarà un disastro, ma è doveroso … mi perdonerete voi di questa terra.

 

CAMPUASCE

E’, Campuasce, cumme nu guantaglie,

ch’au poste de le piume tè ciardine,

pe stecche cacche vija, che resaglie

a le Munte, scaline pe scaline.

 

Lla ncima - tu lu vide nluntananza –

Sta nu viecchie castielle e lla, vecina,

pecchè la fede ha vence la pussanza,

nu cummente e la chiesa cappuccina.

 

Guardene - e so mill’anne - Ferrazzane,

a quille punte lla, Cercemaggiore,

Sangiuuannielle e Ripalemusane

 

E, quanne ‘u sole coce e l’aria è bella,

nen zole la muntagna’e Fruscelone,

ma ‘u mare azzurre e pure la Majella …

 

Lo sapevate che Campobasso diede i natali ad Antonio Lardera, in arte Tony Dallara (30 giugno 1936, papà milanes) e ad Alfredo Antonio Carlo Bongusto, in arte Fred Bongusto (06 aprile 1935)?

Due cantanti di musica leggera italiana che divennero popolari negli anni nostri (’60 e ’70).

Vi ricordate noi da giovani … le balere,  le festine con quel disco che suona (vero cari Antonio e Nino), quei famosi balli della mattonella … quante strusciate.

Ma qual Viagra, porca miseria!

Ci voleva il Viavà, … per togliere le macchie!!!

 

Ebbene amici, Antonio Maselli era riuscito a convincere questi due campobassani a presenziare al nostro raduno.

Purtroppo, per una serie di circostanze dell’ultimo momento, nessuno dei due potrà essere presente.

 

A dimostrazione della correttezza di questi due amati personaggi popolari, vi leggo i telegrammi pervenuti:

 

Telegramma di Tony Dallara

Caro ten. Maselli, impossibilitato a partecipare vostro apprezzato raduno AUC. Stop

Sono stato invitato a concorrere a Sanremo 2014, per la linea “giovani urlatori di una volta”. Stop

Per l’occasione ho pensato di ridurmi il naso alto e di rinforzare quello basso. Se non mi sfiorano le palle, la voce sarà quella di sempre. Altrimenti mi unirò ai Cugini di Campagna. Stop

 

 

Telegramma di Fred Bongusto

Ho perso l’aereo.

Mi sono addormentato a Malaga. Stop

A causa di un faticoso rapporto amoroso avuto con Frida, che non vedevo da tanto tempo. Stop.

Sono desolato, caro Maselli, di esser venuto meno alla promessa. Stop.

Un abbraccio a tutti, in particolare alle donne che con le mie canzoni sono rimaste in cinta. Stop.

 

 

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E qui sfuma il pistolotto, rappresentato al 50% …

Non perché mi abbiano tirato i pomodori (con quel che costano oggi!), ma a causa di una imprevista interferenza vocale del … vicino accanto!

E pensare che, combinazione, dovevo cantare (si fa per dire), coinvolgendovi man mano, alcune canzoni di Tony Dallara e Fred Bongusto …

Probabilmente vi ho evitato il mal di pancia!!!

 

* Spiegazione dell’interferenza galeotta *

Nella ampia ed accogliente sala della cena di gala già vi erano altri commensali (almeno 15) pur composti e corretti.

La Tv defilata, sintonizzata sulla partita Inter-Roma (0-3), sia pur a volume basso.

Fin qui si poteva soprassedere ed accettare la situazione, per quanto non risultava essere il massimo per chi doveva fare interventi che, si sa, richiedono concentrazione.

Il fatto sconvolgente è che, divisa da una grande tenda cieca, c’era una seconda sala dove si svolgeva contemporaneamente il compleanno di una 18enne (beata lei!), con la partecipazione di almeno una trentina di persone.

Quindi si è scoperto che il salone era stato artificiosamente diviso in due ampie sale.

Ovviamente un giovane compleanno non potrà mai essere silenzioso …

Infatti, a metà del mio atteso intervento semigoliardico, si è prepotentemente inserito il karaoke, togliendomi di fatto la parola (solo all’ultimo istante microfonata), ma soprattutto la concentrazione e la verve.

Vista la situazione imprevista (ma io “sentivo” che sarebbe successo qualcosa) mi sono prodigato a chiudere immantinente il pistolotto con frasi di circostanza, in ogni caso personalmente soddisfatto di essere riuscito a far divertire (è stato un un susseguirsi di risate) coloro che avevano ascoltato la parte recitata.

Cosicché l’opera è rimasta incompiuta.

Fortunatamente la seconda parte del pistolotto era un “film” parzialmente assestante, staccabile dalla prima parte.

Ho chiuso ricordando che, come Fred Bongusto concludeva una sua avventura con una canzone intitolata <Tre settimane da ricordare>, io , nonostante questo imprevisto stop, mi sarei augurato che questi siano <Tre giorni da ricordare>, confidando che non siano gli ultimi e che quindi Campobasso rappresenti un’ulteriore tappa intermedia.

Anche per onorare di fatto chi non c’è più e chi è impossibilitato a venire perché si trova a lottare con problemi di salute personali o in ambito familiare.

Il messaggio gioioso è: non è mai troppo tardi per ricompattarci, per progredire e per godere la vita rimasta.

 

Nota:

l’episodio ha ovviamente avuto qualche strascico e ha lasciato forse qualche ferita, che dovrà essere e sarà giudiziosamente rimarginata.

La colpa, pur con possibili attenuanti, ricade principalmente sul navigato e sfrontatello albergatore Salvatore (pure lui AUC- 65° Corso AP) che forse non aveva capito l’importanza di assegnare una sala d’intimità per un gruppo “speciale” che si ricompatta una volta all’anno e che ha bisogno di essere confinato per … raccontarsi nei modi e nei tempi che ritiene, cioè in piena autonomia e libertà.

L’albergatore, vista la male parata, a fatica, aveva chiesto scusa del disguido, ma subito asserendo che non sapeva di quale colpa doversi discolpare.

A quel punto era meglio che non si fosse giustificato.

Ne è nata una discussione (alterco) che ha imbarazzato tutti, in particolare Maselli che si è sentito in mezzo ad un imprevisto polverone (ed ovviamente corresponsabile).

Dopo un’accettabile ed opportuna riconciliazione tra le parti, caffè e liquorino (con supporto di dolcetti) sono stati poi serviti al secondo piano dell’albergo, in una bella sala apparecchiata sobriamente in fretta e furia, che sarebbe stata il luogo ideale per lo svolgimento della serata.

A stemperare l’atmosfera ci ha pensato il duo composto da Franco “Bergoglio” e Mario Tanno che rispettivamente con mandolino e chitarra hanno gradevolmente sostenuto la serata prima e dopo il fatto increscioso. Bravo Maselli, bell’iniziativa!

Pietra sopra: quel che è stato è stato.

Siamo vivi e reattivi: questo è l’importante.

Cari amici, prendendo dal latino - “Aperto pectore - vi dico - Ad maiora”-

 

Maurizio Bertazzoni

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