Organizzazione

Gaudenzio Sessarego

 

 

 

 

5° RADUNO A.U.C. 54° CORSO

 


Genova
24-25-26 Settembre 2004

PROGRAMMA UFFICIALE


GAUDENZIO SESSAREGO

Viale Quartara, 39Q/1

16148 GENOVA

Tel. Casa 0103774075 – Ufficio 010586831

Cell 3487118760 - Cell. Mariangela 3482710423

 

 

Cari amici,

 

                  Vi invio il programma definitivo del Raduno.

 

                  Inoltre, poiché Vi avevo anticipato che il Sabato pomeriggio lo avrei lasciato a Vs. disposizione, Vi sottopongo una serie di “percorsi tematici” che Vi aiuterà, per chi lo desidera e per chi si ferma qualche giorno in più, a visitare e conoscere Genova senza andare “alla cieca”.

 

                  Non preoccupateVi dalla ponderosità della “guida”, è stato per me un divertimento ed un grande piacere farlo.

 

                  Per di più sta avendo un certo successo e resterà comunque una testimonianza “ad memoriam” delle mie conoscenze ed esperienze.

 

                   Anzi Vi sono grato perché l’occasione del Raduno mi ha fatto riscoprire Genova e sono pertanto felice di poterVi trasmettere un po’ delle mie “scoperte” e delle mie emozioni.

 

                  Vi allego anche una serie di depliants e cartine della Città ove potrete ricostruire i percorsi che Vi ho indicato e quanto c’e’ da visitare.

 

                  Ho indicato anche la durata del percorso e quanto di più interessante c’è da vedere. Ovviamente soffermandoVi la durata aumenta.

 

                  Inoltre Vi prego – è importantissimo – restituitemi al più presto Via Fax e comunque entro la fine di Agosto il Modulo-questionario allegato in modo da poter predisporre per bene tutta l’organizzazione logistica: albergo, posteggi (è un dramma specie a Camogli!), pulman, traghetti, guide, pranzi e cene.

 

                  La Vs. collaborazione mi è necessaria per favorirmi il compito e soprattutto per consentirVi una serena ed ordinata permanenza (per il casino c’e’ sempre tempo)

 

                  Insomma fate quello che più Vi aggrada, in fondo quello che poi più conta è il rivederci, ma informatemi al più presto.

 

                  E poi datemi retta: fermatevi qualche  giorno di più a Genova (è una Città unica e diversa da tutte le altre): non ve ne pentirete.

 

                 

                                                                                              Gaudenzio Sessarego

 

P.S.: Ricordatevi di portare il libro per proseguire lo scambio.

 

Oggetto: Raduno AUC - Genova 24-25-26/09/04.

 

VENERDI' 24 Settembre:

 

ORE 16,00-19,00:

Arrivo Partecipanti

Sistemazione all '"Hotel Jolly"**** - Marina Porto Antico  Molo Ponte Calvi, Genova:

Prezzi pernottamento e prima colazione:

camera doppia per una notte...............................................................€ 190,00 (95 per persona)

camera doppia ad uso singola per una notte.......................................€ 170,00  per persona

posto auto............................................................................................€     1,55/h

                                                                                                            €    18,00

                                                                                              (per sosta da min. 12 a max 24 h)

ORE 20:

Cena insieme all’Antica Osteria di Vico Palla. Nell’antico quartiere del Molo, sotto le Mura   di Malapaga e sulle orme di Hitckcook e Jean Gabin, una antica osteria una volta frequentata a mezzogiorno dai Camalli e la sera da prostitute e dal sottobosco malavitoso dell’Angiporto.

Esisteva già 5 secoli fa e vi pranzava Van Dick il celebre pittore fiammingo,

Ora la clientela è cambiata ma ha mantenuto l’impronta, i tavolacci e soprattutto la buona cucina:

 

Antipasti: frittelle di bianchetti, baccalà e zucchine, acciughe impanate e fritte.

Primi: Mandilli de sea (lasagne) al pesto, Ravioli di branzino ai gamberi e funghi

Secondi: Seppie in zemino, Stocche accomodou

Dolce, vino (Cortese di Gavi o Rosso della Marca Ligure), caffè..................................€  30,00

  

ORE 22:

Escursione facoltativa Porto Antico, Angiporto, Centro Storico (Genova by night per le strade della Movida Zeneize).

 

SABATO 25 Settembre:

 

ORE 9,0-12,30:

Gita turistica in Pulmann della Città e visita guidata al Centro Storico di Genova

Costo indicativo Pulmann e Guida......................................................€ 10,00 per persona

 

ORE 13:

Pranzo frugale e veloce ! al Porto Antico "Ristorante 3 Merli", un ristorante griffato che ha portato la cucina di Genova nel mondo. Esclusivamente specialità tipiche e tradizionali genovesi della cucina povera!!

Panissa, cuculli e frixeu di baccalà

Focaccia col formaggio di Recco e Farinata di ceci.

Minestrone alla genovese

Torte di verdure salate(Pasqualina, cua prescinseoa, cipolle, zucchini, ecc)

Dolce, vino(Nostralini, Bianchi e Rossi della Marca Ligure), caffe’...............................€ 28,00

 

POMERIGGIO:

A libera disposizione: ognuno potrà scegliere il percorso che più gli aggrada.

Per chi ha scelto di visitare l’ Acquario, inizio visita ore 14,30 con termine, per chi ha scelto anche la visita organizzata della Città, alle ore 16.......................................................€   10,00.

Per chi ha scelto la visita organizzata in Città, inizio ore 16 termine circa ore 18.Visiteremo punti interessanti del Centro Storico che non abbiamo visto al mattino, andremo in Via del Campo al Negozio-Museo De Andrè e avremo la visita guidata della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola (circa 45’)...................................................................................circa..€  10,00.

 

Se qualcuno desidera inserirsi negli itinerari di visita o intenda cambiarli rispetto alle sue scelte me lo dovrà comunicare tempestivamente.

 

ORE 18.30:

S.ta Messa presso la bella Chiesa di San Filippo in Via Lomellini.

La Chiesa di Giuseppe Mazzini –abitava di fronte- con uno stupendo organo da poco restaurato “il cui suono magico non aveva riscontri in tutta Londra” (così diceva il Mazzini durante il suo esilio).

Rita, tieniti pronta: mi hanno già dato il permesso di usarlo!

 

ORE 21,00:

Cena Ufficiale al Ristorante Panoramico “Sul Fronte del Porto”, di fianco al Jolly Hotel, con intrattenimenti:

 

Aperitivo in passata sul Terrazzo Panoramico: salatini, tranci di focacce liguri, spumante ed analcolico alla frutta

Antipasto: Plateau Royal, Insalatina tiepida di polpo e Verdure Grigliate oppure Messada alla citronette.

Primi: Gnocchi al Pesto, Trofie al nero di seppia con seppioline e bottarega.

Secondi: Frittura mista alla Ligure, Orata al forno alla Ligure, oppure Arista al latte e Flan al verde.

Dessert

Vini (Bianchi e Rossi della Marca Ligure) e bevande. Caffe’.............................................€ 60

 

ORE 24,00:

Per i nottambuli facoltativa ripetizione della visita di Genova by night.

 

 

DOMENICA 27 Settembre.

 

ORE 9,00:

Partenza con le proprie vetture dall'Albergo e trasferimento a Camogli (circa 20 km.), antico e caratteristico borgo marinaro)

 

ORE 10,00:

Gita in traghetto a San Fruttuoso (Abbazia Tomba dei Doria, Cristo degli Abissi) e Portofino: visita del caratteristico borgo marinaro (prezzo da definirsi in base al numero dei partecipanti comunque circa 20 Euro procapite).

N.B.: il Sabato e la Domenica Portofino è raggiungibile dai visitatori solo dal mare.

 

 

ORE 13.00:

Pranzo al Ristorante “La Playa” dell’Hotel Cenobio dei Dogi di Camogli.

In ambiente unico sopra la spiaggia dell’Hotel  di fronte all’incomparabile panorama di Camogli. Una Residenza Dogale di vacanza sin dal 1565.

 

Antipasti: Cappon Magro del Doge, Cima alla Genovese, Verdurine ripiene alla Ligure.

Primi: Trofiette al pesto con fagiolini e patate, Pansoti in crema di noci.

Secondi: Dentice (o Branzino) del Golfo al sale, Totani ripieni con patate all’origano

Dessert: Torta del Doge.

Vini (Vermentino Colle Luni o Rosso della Marca Ligure), Bevande. Caffe......................€ 55

 

ORE 17.00:

Partenza per le proprie destinazioni. Si può prendere l’Autostrada a Recco (Ovest) o Rapallo (Est). Per chi è giunto in Treno o Aereo organizzeremo le coincidenze per il rientro. Comunque Recco, Camogli e Rapallo sono sedi di Stazione FF.SS.

 

 

NOTE LOGISTICHE:

Per chi arriva in Auto: uscita Genova/Ovest – seguire strada a mare a sinistra verso il Centro (si è già praticamente in Porto). L’Ingresso è proprio davanti (davanti!) all’Albergo (prima del sottopassaggio).

 

Per chi arriva in Treno: la Stazione più vicina è P.Principe.

 

Per chi arriva in Aereo: prendere l’Autostrada Genova/Aeroporto ed uscire a Genova/Ovest.

 

Per chi vuole godere di una vista scenografica unica e straordinaria sul porto e sulla città (Vi sono state girate decine di scene di diversi film) consiglio all’Uscita di Genova/Ovest di prendere la Sopraelevata per  la Fiera del Mare (seguire le indicazioni, è comunque sopraelevata sulla strada a mare, quindi non perderete l’orientamento. L’imboccatura è proprio a fianco sulla destra dell’altra strada) ed uscire al Porto Antico, allo svincolo di Piazza Cavour.

Al secondo semaforo accostarsi a destra e fare inversione di marcia.

Dopo il primo semaforo tenendosi sulla sinistra prendere il sottopassaggio

Dopo 100 mt. dall’uscita svoltare a sinistra al secondo semaforo.

Invertendo il senso di marcia, incanalateVi sulla corsia di destra ed entrate proprio davanti all’Albergo.

Sembra difficile ma non lo è perché avrete sempre visibilità del Porto Antico e dell’Albergo.

Vi assicuro che ne vale la pena!

 

Se poi questo Vi sembra complicato fate tutta la sopraelevata sino alla Fiera del Mare e tornate indietro per la stessa sopraelevata riprendendo al termine la strada per l’Albergo che più vi aggrada.

Sarete ripagati da 15 minuti di panorama unico e straordinario.

Tanti visitatori, stranieri e non, lo fanno anche più volte di seguito..

  

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ELENCO PERCORSI:

1.           Genova Primordiale: il “Castrum” e l’”Oppidum” – Zona Sud delCentro          Storico

2.           Genova Medioevale e Rinascimentale – Zona Centrale del Centro Storico

3.           Genova della “mala” cantata da Fabrizio ed i Tesori di Via Balbi -

 Zona Nord-Ovest del Centro Storico

4.           Genova di Rubens e dei Musei

5.           Le Chiese di Genova

6.           I Palazzi di Genova

7.           Genova e l’Architettura moderna

8.           Genova e la Musica

9.           Genova Porto Antico

10.       Genova dal Mare

11.       Genova Panoramica

12.       Genova Shopping

13.       Genova Vip

14.       Genova Romantica e della Belle Epoque

15.       Le Ville di Genova

 

 

Naturalmente sarò a disposizione per darVi tutte le indicazioni che desiderate.

 

N.B.: La bellezza di Genova è nascosta, segreta, impenetrabile. Per apprezzarla occorre alzare spesso lo sguardo per ammirare i preziosi portali in marmo o ardesia, sormontati da stupendi bassorilievi, o le facciate dipinte di palazzi altissimi che sembrano toccarsi al tetto per l’angustia dello spazio.

Tale ristrettezza, dovuta alla mancanza di spazio, aveva comunque una funzione climatica: frescura d’estate e tepore di’inverno; era il climatizzatore di quei tempi. (Ma ancora oggi per difendersi dalla calura e da morsi del gelo i vicoli del Centro Storico rappresentano un  riparo ambito dai genovesi)

Genova  non abbaglia, semmai conquista a poco a poco. Genova non è, e non sarà mai città da turismo di massa (eccetto l’Acquario e il Porto Antico).

Il turista di massa è pigro e si accontenta, mentre Genova può essere apprezzata solo dal visitatore curioso e che non ha troppa fretta, un visitatore  che sarà ricompensato dalla scoperta di una città impegnativa  che sparge le sue bellezze  lungo un arco di diversi km  (36) da Nervi a Voltri.

 

  1 - Genova Primordiale: il “Castrum e l’”Oppidum” - Zona Est del Centro Storico.

 

PERCORSO:   Jolly Hotel, Sottoripa, 1) P.zza Raibetta, 2)Vico Caprettari, Canneto il Lungo, 3) Salita Pollaioli, Piazza Ferretto, Via S. Donato, Piazza delle Erbe, Salita Prione, 4) Porta Soprana, Via Ravecca, 5) Piazza Sarzano, Stradone S. Agostino, 6) Piazza S. Donato, Via San Bernardo, Vico Giustiniani, 7) Piazza Embriaci, Salita Torre Embriaci, 8) Santa Maria di Castello, Piazza San Giacomo della Marina, Piazza delle Grazie,9) Casa del Boia, Piazza Cavour, Via Turati, Piazza Raibetta, Sottoripa, Jolly Hotel. 

DURATA: circa 60’

DI MAGGIORE INTERESSE: 

1)     Palazzo San Giorgio, antica sede del Comune e del Banco che finanziava i commerci di Genova e dei Reali di tutta Europa. Vi fu tenuto prigioniero Marco Polo ove dettò a Rustichello da Pisa “Il Milione”. Ora è sede dell’Authority Portuale;

2)     Barberia Stile Liberty “Art Decò”;

3)     Bar degli Specchi: locale storico dell’800 sin da allora ritrovo di poeti e letterati;

4)     Porta Soprana; sotto Porta Soprana la casa di Colombo;

5)     Museo di Sant’Agostino: stupendo il monumento funebre di Margherita di Brabante, moglie di Arrigo VII, il VELTRO dantesco, morta a Genova. E’ un capolavoro di Giovanni Pisano, purtroppo mutilo.

6)     Chiesa di San Donato;

7)     Torre Embriaci;

8)     Chiesa di Santa Maria di Castello (poco sopra in Piazza S. Maria in Passione “Museo di Paganini”) ricostruita dai “maestri Comaschi Antelami” provenienti dalla Val d’Intelvi.  Tali maestri operarono a lungo  a Genova anche per la ricostruzione  dei moli e delle calate. A loro erano affidati anche i lavori  più importanti di carpenteria  di “maestri d’ascia” per la loro straordinaria abilità. I Maestri Antelami provenienti dalle Prealpi Lombarde ebbero per secoli il quasi monopolio dell’edilizia a Genova ed in mezza Italia.                     

9)     Casa del Boia. (casualmente? a fianco, al terzo piano del palazzo sulla sinistra guardando al civ. 13!,  l’appartamento del duplice omicidio del tristemente famoso serial-killer Donato Bilancia)

Il vicino quartiere del Molo era anche il luogo delle esecuzioni capitali. I condannati a morte venivano portati in mesto corteo dalle carceri di Sant’Andrea (sotto Porta Soprana) lungo San Lorenzo ed alla Chiesa di San Marco ricevevano l’ultimo conforto religioso. Vi funzionò anche la ghigliottina a partire dal 1806. Il primo condannato fu tale Giobatta Garbarino di anni 19 di Tribogna, reo di 3 furti a mano armata, successivamente un oste di Voghera reo di avere assassinato la moglie gettandola viva in un pozzo, anche una campagnola rea di avere tentato di avvelenare il Curato di Livellato (forse per motivi di gelosia!). Niente di nuovo sotto il sole: solo che con le pene andavano per le spicce.

 

 2 -   Genova Medioevale e Rinascimentale – Zona Centrale del Centro Storico

 

PERCORSO: Jolly Hotel, Sottoripa, Via Ponte Reale, 1) Piazza Banchi, 2)Via San Pietro, Piazza 5 Lampadi, Vico 5 Lampadi, Vico del Filo, Piazza Scuole Pie, 3) Piazza San Lorenzo, Via San Lorenzo,4) Piazza Matteotti Via Reggio, Salita Arcivescovado, 5) Piazza San Matteo, Vico San Matteo, Piazza Campetto, Via Soziglia, *Piazza Soziglia, Via Macelli di Soziglia,  Via della Maddalena, Vico dietro il Coro delle Vigne, Vico Campanile delle Vigne, 6) Piazza delle Vigne, Vico delle Vigne,  Via Orefici, Piazza Banchi, Via San Luca, Vico San Luca, 7) Piazza Pellicceria, Vico Pellicceria, Via San Luca, 8) Via Fossatello, Piazza Fossatello, Via Ponte Calvi, Jolly Hotel.

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DURATA: circa 60’

 

DI MAGGIORE INTERESSE:

1)     Antica Borsa Merci, la prima in Italia;

2)     Chiesa di San Pietro caratteristica perché rialzata sui sottostanti negozi; (il proprietario volle così essere compensato dell’espropriazione  del terreno).

3)     Cattedrale e Museo di San Lorenzo;

4)     Palazzo Ducale

5)     Chiesa di San Matteo e Palazzi dei Doria;

6)     Campanile e Chiesa delle Vigne;

7)     Galleria Nazionale di Palazzo Spinola;

8)     Chiesa di San Siro (all’inizio di Via Fossatello sulla destra);

*)  Caratteristico Bar Caffetteria Klainguti in stile ‘800 e l’antica Pasticceria Pietro Romanengo

 

3 - Genova della “mala” cantata da Fabrizio ed i Tesori di Via Balbi – Zona Ovest del Centro Storico

 

PERCORSO: Jolly Hotel, Via Ponte Calvi, Piazza Fossatello, 1) Via del Campo, 2) Via Prè,    3)Salita San Giovanni, Piazza Acquaverde, 4) Via Balbi, 5) Piazza della Nunziata, Via Bensa, 6) Via Lomellini, Piazza Fossatello, Via Ponte Calvi, Jolly Hotel.

DURATA: circa 60’.

 

DI MAGGIORE INTERESSE:

1) Museo di Fabrizio De Andre’ presso il Negozio di Gianni Tassio;

2) Era con la Via Del Campo la via della Mala, del contrabbando e della prostituzione anche bisex.  Noi ragazzi non resistevamo al loro ambiguo richiamo  e la attraversavamo furtivi alla ricerca  di forti sensazioni  e di un pacchetto di “Chesterfield” e “Lucky Strike”. Era il feudo di “Marechiaro” e “Mano e Pece “ e si sentivano  a tutto volume solo canzoni della Napoli  più  verace, di cui era come una colonia. Ora questo mondo è finito  ed è diventato un quartiere multietnico di Cinesi, Pakistani, Nigeriani, Senegalesi, Magrebini ed Ecuadoregni. I negozi che espongono e la musica che si sente è uno spaccato di quel mondo.

Una mirabile descrizione di Genova e Via Pre’ del primo dopoguerra ce l’ha data Giovanni Arpino con il suo primo romanzo “Sei stato felice Giovanni”.

Vi allego un articolo dello scrittore che ricorda l’esperienza.

La descrizione della pensioncina e della tenutaria, dell’osteria, della fauna da corte dei miracoli che animava le strade e di quelle “case” è straordinaria, coinvolge tutte le sensorialità ed è un affresco vivo e pregnante, una vera ed altissima pagina di letteratura.

3) San Giovanni di Prè e la Commenda (luogo di raduno dei pellegrini e dei Crociati  per la Terra  Santa. Alla Commenda si stabilì per oltre un anno da Settembre 1385 a Dicembre 1386 il Papa Urbano VI ed in quel periodo Genova fu sede del Papato. Liberato dietro riscatto dai Genovesi dall’assedio di Nocera da parte del Re di Napoli, fu ospitato alla Commenda dove tenne prigionieri 6 Cardinali traditori. Condannati a morte, furono ivi strangolati e sepolti in una fossa nei bassifondi del Palazzo.

4) Palazzo Reale. Palazzo Cattaneo Adorno Durazzo Pallavicini (è l’ultimo sulla sinistra scendendo verso Piazza della Nunziata. Non sempre è visitabile, ospitava sempre la Regina Elisabetta di Inghilterra durante le sue visite a Genova, possiede una quadreria privata tra le prime al Mondo)

5) Chiesa della Nunziata, Palazzo  Belimbau;

6) Casa di Mazzini e Museo del Risorgimento (cimeli di Mazzini, Mameli e Garibaldi) Chiesa di San Filippo.

4                - Genova di Rubens e dei Musei

PERCORSO: Jolly Hotel, Via Ponte Calvi, Piazza Fossatello, Salita San Siro, Via Cairoli,, Piazza della Meridiana, 1) Via Garibaldi (Via Aurea), P.zza Fontane Marose,, Via XXV Aprile, 2)Piazza De Ferrari, 3) Via Boetto, 4) Piazza Matteotti, Via San Lorenzo, Sottoripa, Jolly Hotel.

 

DI MAGGIORE INTERESSE:

1)   Museo di Palazzo Bianco, Palazzo Rosso e Palazzo Tursi: Rubens, Caravaggio,   Grechetto, Veronese, Van Dick, Magnasco, Strozzi, etc.

2)   Accademia Ligustica di Belle Arti : una panoramica sulla pittura ligure dal XIV al XX Sec.: Perin del Vega, Cambiaso, Assereto, De Ferrari, Strozzi, Grechetto, sino ai moderni Luxoro, Rayper, Cominetti ed un fantastico Rubaldo Morello, maestro del divisionismo, i cui quadri vanno a ruba e stanno raggiungendo quotazioni iperboliche.

3)   Chiesa del Gesù(quadri di Rubens , Reni, Vouet, etcc.  tra cui i capolavori “I Miracoli di Sant’Ignazio” e “La Circoncisione”)  detta anche di S.Ambrogio: fu la Sede dei Vescovi Milanesi  fuggiti  a seguito dell’invasione dei Longobardi. Furono loro assegnati anche  territori in Riviera dove si stabilirono a Recco  (la Chiesa Parrocchiale  è intitolata a San Giovanni  Bono   Vescovo di Milano, nato a Camogli è sepolto nel Duomo di Milano) Uscio (Pieve Romanica del 1000 intitolata a S. Ambrogio), Camogli e Rapallo. Da lì iniziarono  le vacanze in riviera dei Milanesi

4)   Palazzo Ducale è un polo museale con mostre in continuità.

     

Per chi ama l’arte moderna..............cfr. depliant dei musei.

 

5        – Le Chiese di Genova

30 Chiese Antiche nel solo Centro Storico e 350 nell’intera città.

Le più interessanti:

-         CATTEDRALE DI SAN LORENZO E MUSEO DEL TESORO con le reliquie di San Giovanni Battista ed il Sacro Graal, il catino dell’Ultima Cena di Gesù, sottratto al tesoro del Tempio che la leggenda vuole donato a Salomone dalla Regina di Saba, portati dall’Embriaco nella 1° Crociata;

-         CHIESA DEL GESU’

-         CHIESA DI N.S. ASSUNTA in Carignano una delle più belle realizzazioni dell’Architetto Perugino Galeazzo Alessi;

-         CHIESA DI SANTA MARIA DEL CASTELLO nel vecchio “Castrum” con colonne provenienti dall’antica e distrutta città di Luni;

-         CHIESA DI S. DONATO (bellissima la torre ottagonale).

-         CHIESA DI SAN MATTEO DEI DORIA

-         CHIESA DELLE VIGNE

-         CHIESTA DI SAN SIRO

-         CHIESA DELL’ANNUNZIATA (Goethe ed altri stranieri la definirono la più bella chiesa di Genova. E’ un trionfo del Barocco Genovese) La famiglia Lomellini, ricchissima per via del monopolio dei coralli dell’Isola di Tabarca, si rovinò per costruirla.

-         CHIESA DI SAN FILIPPO NERI  (tombe delle Famiglie Adorno e Grimaldi)

-         CHIESA DI SANTO STEFANO

-         CHIESA DI SAN GIOVANNI DI PRE’ (due chiese, una sopra l’altra).Pareti e volte  imponenti a crociera  in pietra nera, esempio di purezza  ed essenzialità Romaniche.

-         CHIESA DI SAN MARCO AL MOLO (sulla parete esterna  è ancora murato il Leone di San Marco  sottratto ai Veneziani a Pola). La  Chiesa è inserita tra il Porto Antico ed il quartiere caratteristico del Molo . In quelle viuzze si aggirava  nel 1947 Alfred Hitckcook  con la troupe  del suo primo Film “The Pleausure Garden” e nel 1949 il regista Renè Clement  con Jean Gabin e Isa Miranda sul set di “Le Mura  di  Malapaga”(nel palazzaccio di Malapaga, tuttora esistente, venivano imprigionati gli insolventi).

 

 6        - I Palazzi di Genova

150 Palazzi di pregio nel Centro Storico: i famosi “Rolli” abitazioni patrizie e della ricca borghesia mercantile ove venivano ospitate le delegazioni straniere in visita a Genova.

Divisi in 3 categorie, secondo l’importanza del visitatore, erano assegnati per sorteggio ed il proprietario doveva provvedere a sue spese.

 

La loro bellezza colpì Rubens che pubblicò ad Anversa nel 1622 il volume “I Palazzi di Genova” per illustrare ai suoi concittadini le dimore “comodissime e bellissime dei Genovesi”. Li disegnò tutti ad uno ad uno portandoli ad esempio di decoro e ristrutturazione urbanistica.

 

Infatti Via Aurea (o Strada Nuova ora Via Garibaldi) fu il primo esempio di piano regolatore che smantellò un intero quartiere di abitazioni fatiscenti dedicate quasi interamente al meretricio che serviva a finanziare le opere del porto. Naturalmente il lupanare fu trasferito più sopra. A testimonianza di come era ben organizzata questa attività, il suono serale di una campana segnalava la fine dell’attività lavorativa. Inoltre le meretrici non potevano indossare abiti dello stile genovese affinché non potessero essere confuse con le “stimabili” ed “integerrime” cittadine. Già allora da parte dai maligni detrattori di Genova era stata coniata la massima “Mare senza pesci, monti senza legna, uomini senza fede, donne senza vergogna”. Che in parte è vero ed in parte no.

 

I più importanti:

 

PALAZZO DEL PRINCIPE (Andrea Doria): si può arrivare dal mare con la fregata “Argo” (vedi depliant) che parte dal Porto Antico;

 

PALAZZO REALE (Via Balbi): sfarzosa sede principesca della Famiglia Durazzo poi acquisita dai Savoia. Fino ad Ottobre vi è una mostra molto interessante “Da Tintoretto a Rubens” che mostra i capolavori una volta proprietà dei Durazzo.

La stupenda ed enorme tela del Veronese qui esposta “La cena in casa di Simone”ha una storia curiosa. La tela era a Verona ed un patrizio genovese voleva acquistarla ad ogni costo, ma le leggi della Repubblica di San Marco vietavano l’esportazione di opere d’arte. Il patrizio genovese vi riuscì corrompendo un antenato di Ziliotto con una cifra pari a 20 Kg. d’oro.

Fu fatta fare una copia, tra l’altro bellissima, per mandarla a Verona in modo che potesse coprire il vuoto lasciato dall’originale (la tela occupa un’intera parete). Invece restò a Genova. La tela originale fu trasferita a Torino dai Savoia. Si possono ammirare entrambe.

 

PALAZZO DUCALE (Piazza de Ferrari, Piazza Matteotti);

 

I PALAZZI DI VIA AUREA: Palazzo Rosso, Palazzo Bianco, Palazzo Tursi, Palazzo Carrega Cataldi;

 

PALAZZO SPINOLA: è assurto a Galleria Nazionale. Mantiene le caratteristiche di dimora patrizia ed ha ancora intatti le cucine, i servizi, i saloni, le stanze con oggetti pregiati e vasellame. Quadri di Rubens, Guido Reni, Grechetto, Van Dyck, Strozzi, Piola, De Ferrari ed il capolavoro di Antonello da Messina “Ecce Homo”. Dal tetto una bellissima vista di Genova. Nel dedalo dei vicoli una gemma che conquistò Rubens!

 

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 7         - Genova e l’Architettura Moderna.

 

RENZO PIANO:

recupero del Porto Antico. A Porta Siberia (sul Porto Antico) Vi è una esposizione di tutti i plastici dei progetti del famoso Architetto Genovese in tutto il Mondo (Osaka, Berlino, Londra, New York, etc)

 

Sempre al Porto Antico: Le Vele di Susumu Shingu ed il Museo del Mare di Vasquez Consuegra. Tra poco dove vi erano gli ex Silos Granari abbattuti, un centro polifunzionale del celebre architetto olandese Van Berkel

 

GENOVA POST MODERNA:

di fronte al Porto Antico sotto la Lanterna, il recupero di San Benigno con il Matitone(Skidmore) - che richiama con la sua forma ottagonale il campanile di San Donato.

In Piazza De Ferrari la Torre del Teatro Carlo Felice (Rossi Gardella).

 

GENOVA RAZIONALISTA E PIACENTINIANA:

-         I Grattacieli di Piazza Dante (quello dell’Orologio di Marcello Piacentini è il più alto d’Italia);

-         Piazza della Vittoria: una delle più grandi e belle piazze d’Italia dell’Età Moderna, per rigore e coerenza architettonica. Degna  di nota la scenografia dell’Esedra  con le tre Caravelle di Colombo  disegnate nel prato  digradante tra ampie scalinate. E’ un capolavoro del Piacentini

-         Dello stesso periodo esistono  numerose realizzazioni  degli Architetti Crosa Di Vergagni (la fontana di Piazza De Ferrari), Invernizzi, Morozzo Della Rocca, Vietti. etc. 

 

GENOVA ED IL RAZIONALISMO FUNZIONALE

-         Il Grattacielo ex Sip (a Nord Ovest di Piazza della Vittoria) il primo in assoluto in Italia con struttura in acciaio;

-         Il “Biscione” di  Daneri: un intero quartiere sulla collina di Quezzi in un unico complesso residenziale, lungo più di 500mt., che segue ondeggiando l’andamento della collina (alle spalle di Piazza della Vittoria in direzione Nord Est)

-         Sempre del Daneri il Centro Residenziale di Piazza Rossetti alla Foce accanto alla Fiera di Genova all’inizio di Corso Italia.

 

VIA XX SETTEMBRE

la più lunga ed ampia via di Genova, strada dello shopping e del passeggio, dove ogni palazzo è stato costruito in uno stile diverso in modo da costituire una rassegna di tutti gli stili esistenti (Liberty, Fiorentino, Veneziano, Londinese, Parigino, Arabesco etc).

Per costruirla in rettilineo fu necessario fare sbancamenti ed abbattere un intero quartiere tra cui la Chiesa di N.S. del Rimedio. Tale Chiesa è stata pezzo per pezzo ricostruita tale e quale più avanti in Piazza Alimonda.

Il primo possente palazzo su Piazza De Ferrari è il Palazzo della Borsa del celebre architetto fiorentino Coppedè  che ha lasciato a Genova altre notevoli tracce. A metà via il Palazzo dei Giganti , primo palazzo in assoluto per abitazione  costruito in cemento armato .(Nel Porto di  Genova il complesso per lo stivaggio Hennebique, ora in via di ristrutturazione, fu la più grande costruzione al mondo in cemento armato).

 

8                   - Genova e la Musica.

Patria di Paganini e fucina di celebri cantautori che hanno segnato un’epoca ed uno stile inconfondibile, possiamo ripercorrere quei momenti visitando:

 

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-         MUSEO DI FABRIZIO DE ANDRE’

Presso il negozio musicale Tassio in Via del Campo; a chi è capace sarà consentito di suonare la mitica chitarra di Fabrizio “Esteve 97” con foto ricordo. Basta dirlo al Sig. Tassio, col quale ho già preso accordi. E’ un signore simpaticissimo, figlio di “Bocca di Rosa” e discendente da un casato di “meretrici”!!- espone anche il prezziario dei vecchi bordelli- Fabrizio lo chiamava “figgiu de na bagascia”, ma era tanta la dolcezza e l’amore con cui cantava la loro vita che lo aiutò a superare il complesso della discendenza! (“dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior”).

Purtroppo mentre stendo queste note  il Sig. Tassio è improvvisamente mancato. La Sua Signora si è comunque dimostrata altrettanto disponibile ed anzi mi ha detto che è disposta ad aprire  il negozio anche la Domenica appositamente  per noi qualora lo desiderassimo.

 

-         La straordinaria fioritura dei Cantautori Genovesi degli anni ’60 merita una piccola nota. Intanto perché costituiscono un filone musicale e poetico si può dire “intimista” unico e che ha dato una forte impronta e segnato una svolta nella storia della canzone italiana.

Erano coetanei, provenivano tutti dal ceto borghese e abitavano praticamente nella stessa zona di Genova, Foce ed Albaro, ad un tiro di schioppo uno dall’altro. Bindi in Via Ruspoli, Lauzi in Via Rimassa, Paoli a Boccadasse, Tenco in Via Trento e Fabrizio alla “Villa Paradiso” (quella di Byron) .

Fabrizio che più di tutti ha cantato le canzoni della mala e frequentava quei posti proveniva da una famiglia dell’altissima borghesia industriale e finanziaria genovese: suo padre era Amministratore Delegato dell’”Eridania Zuccheri” (e di non so quante altre aziende) -in quegli anni Genova era la Sede delle principali Industrie Saccarifere e Petroliere- e Presidente della Fiera di Genova, suo fratello era titolare di uno studio legale di diritto societario tra i più quotati a livello nazionale.

A Genova è pure vissuto per qualche tempo, in Via della Maddalena, ove è maturato artisticamente, Angelo Branduardi.

 

-         MUSEO PAGANINI

 

In Santa Maria in Passione vicino alla Chiesa di Santa Maria del Castello e alla Torre Embriaci.

E’ in corso di allestimento e mi hanno detto che sarà pronto per Settembre. Non so se Vi verrà trasferito il mitico “Cannone” del Guarneri del Gesù, ora a Palazzo Tursi in Via Garibaldi (non è consentito suonarlo a meno che non partecipiate al Concorso annuale tra i migliori violinisti del mondo)

 

9        - Genova Porto Antico

 

Dicono il più bello del Mondo, ristrutturato da Renzo Piano.

Il depliant allegato Vi illustra quanto c’è da vedere.

Per girarlo tutto occorre quasi un’intera giornat

 

10      - Genova dal Mare

 

Giro in battello del Porto con partenza dal Porto Antico.

 Con la Fregata Argo in partenza dal Porto Antico sino alla Stazione Marittima per arrivare alla Villa del Principe (Andrea Doria).

 

11      - Genova Panoramica

 

-        Stupenda vista di Genova dall’alto dei monti circostanti:

-        Funicolare Zecca-Righi: ogni 20 minuti con partenza da Largo della Zecca;

-        Funicolare Principe-Granarolo: ogni 30 minuti da Piazza Principe;

-        Ascensore Piazza Portello-Castelletto-Belvedere-Montaldo: continuativo da Piazza del     Portello;

-        Salita sulla Lanterna di Genova

-        Ascensore Bigo sul Porto Antico

 

12      - Genova Shopping

 

Per le Vie dello Shopping Genovese:

 

PERCORSO: Jolly Hotel, Via Ponte Calvi, Piazza Fossatello, Via San Luca, Piazza Banchi, Via Orefici, Via Soziglia, Piazza Soziglia, Via Luccoli,, Piazza Fontane Marose, Via XXV Aprile, 1) Via Roma, Galleria Mazzini, Piazza De Ferrari, Via XX Settembre, Via San Vincenzo, (e ritorno)

 

1)La via dei negozi più griffati. In particolare “Finollo” negozio di cravatte e camicie, fornitore di personaggi  VIP, tra cui l’Avvocato Agnelli (ed ora ho scoperto, con qualche preoccupazione, anche di mio figlio)

  

Per lo Shopping Mangereccio: Via dei Macelli di Soziglia – Via Canneto il Lungo - Mercato Orientale in Via XX Settembre.

In Piazza Matteotti, sul fianco di Palazzo Ducale, il negozio “La Tavola del Doge” offre prodotti tipici liguri.

 

13      - Genova VIP

 

Tra la Fiera di Genova e l’incantevole borgo di Boccadasse 2 km di passeggiata sul Mare tra i quartieri più esclusivi della Città (Corso Italia)

 

14      - Genova Romantica e della Belle Epoque

 

A Nervi (a 10 km) passeggiata “Anita Garibaldi” lunga 1 km sugli scogli tra il mare ed i parchi lussureggianti di ville stupende

 

15      - Le Ville Genovesi

 

Oltre 200 Ville disseminate sul territorio. Tra cascatelle, laghetti e giardini lussureggianti alcune stupende dimore:

 

-         VILLA PALLAVICINI a Pegli

 

-         VILLA DUCHESSA DI GALLIERA a Voltri

 

-         VILLA “INGLESE” in Val Polcevera a Serra di Comago

 

-         LE VILLE DEI PARCHI DI NERVI: Villa Grimaldi, Villa Luxoro, Villa Serra e Gropallo.

 

-         LE VILLE DI ALBARO: Villa Saluzzo-Bombrini “Il Paradiso” (Vi dimorò a lungo il Poeta Inglese Byron), Villa Saluzzo-Parodi, Villa Spinola, Villa Pallavicino Delle Peschiere (vi dimorò lo scrittore inglese Dickens “Non c’è in Italia abitazione più piacevole del Palazzo delle Peschiere”).*

 

 

* PS -  Genova può essere considerata la città più Inglese d’Italia. Infatti numerosi sono i legami  con l’Inghilterra : i Reali  sono stati ospiti  di Genova e di famiglie Genovesi,  come poeti e scrittori . Grandi Aziende Genovesi sono state fondate da Inglesi:Coe, Davidson, Taylor. Quest’ultima fu la prima fabbrica meccanica installata sull’area che poi diventerà “Ansaldo” a Sampierdarena la “Manchester Italiana”

La bandiera della Marineria Britannica sventola con orgoglio  lo stendardo delle navi genovesi segnato dal San Giorgio e della Croce in onore della città Marinara per eccellenza. Lo fece per avere libertà di movimento nel Mediterraneo e da allora non l’ha più tolto.

Da ultimo a Genova è nato il Calcio Italiano su iniziativa di residenti Inglesi  che   sfidavano l’equipaggio delle navi Britanniche . Nel 1893 fondarono il glorioso Genoa Cricket and Football Club prima squadra Italiana: vincitrice di 9 scudetti, porta sulle maglie i colori rossoblu dell’Union Jack.

 

 Anche i Tedeschi hanno molto amato Genova e soprattutto la Riviera. Il Kaiser Guglielmo era un assiduo frequentatore di Portofino Vetta ed il celebre Filosofo Nietschke soggiornò a lungo a Genova (abitava in Salita delle Battistine sopra il Portello) ed a Ruta di Camogli, ove elaborò la sua opera fondamentale: “Così parlò Zarathustra”

 

A sentire dalle loro testimonianze anche i Francesi, che di solito hanno il nasino all’insù e non nascondono mai il loro arrogante sciovinismo, furono affascinati da Genova (l’unico che ne parlò male fu Montesquieu ). “Durante il mio viaggio ciò che ho visto di più bello è Genova. Una bellezza che strazia l’anima.....” Gustave Flaubert.

Alfred de Musset le dedicò anche una bella poesia: “L’ho vista obliqua sull’acqua Genova la bella, il volto dipinto, l’occhio scintillante che cicala e scherza con la sua giogaia”

 

PRAGMATISMO DEI GENOVESI

 

-     Per quasi due  secoli dal XII al XIV il Podestà  di Genova non fu Genovese. A causa  delle lotte    intestine tra le varie famiglie, queste pensarono di affidare ad uno straniero tale compito:    garanzia  (non sempre) di imparzialità.

      Il primo Podestà straniero fu il bresciano  Manegoldo di Tetocio.

 

-      Al fine di evitare che i “Camalli” genovesi parteggiando  per una o per l’altra fazione potessero creare disguidi al traffico portuale, si decise di affidare tale compito alla “Compagnia dei  Caravana” provenienti dalla Bergamasca Val Brembana.

Erano famosi per la loro forza (erano dei veri giganti), la loro voglia e capacità di lavorare  e la loro onestà .

Tale incarico fu mantenuto per secoli e si tramandava per statuto di padre in figlio . Le donne dovevano  però partorire in Val Brembana, per cui quando incinte si trasferivano, per  mantenere il diritto, a Zogno e a Piazza Brembana. Se non avevano figli il diritto poteva essere trasferito solo a loro compatrioti.

           

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            GLI “11 SETTEMBRE “ DI GENOVA

 

 

-         Nel  205 a.c.  fu distrutta da Magone fratello di Annibale (a Genova “avere il magone” ha un significato anche storico)

Genova era alleata con Roma mentre i Liguri della Montagna ed i Celti di Insubria (lombardi) parteggiavano per i Cartaginesi con cui si intrupparono a migliaia. Una volta sconfitti, 40.000 Liguri Apuani furono deportati nel Sannio nell’Agro Taurasino

 

-     Nel  935 fu devastata dagli Arabi

 

-     Nel  1684 fu bombardata dalla Flotta Francese del Re Sole  Luigi XVI

 

-     Nel  1942 fu bombardata dagli Inglesi  (ancora oggi un enorme bomba è conservata  nella cattedrale di San Lorenzo  ivi caduta e miracolosamente inesplosa).

      In tutti i casi inspiegabilmente la Flotta Genovese o Italiana era lontana e non potè?! opporre  alcuna resistenza. 

 

 

DISSERO DI GENOVA E DEI GENOVESI

 

 

DANTE: “Ah Genovesi, uomini diversi d’ogni costume, e pien d’ogni magagna. Perché non siete Voi del mondo spersi?”

 

PETRARCA: “Città imperiosa coronata da aspre montagne, Superba per uomini e mura – Signora del Mare” (da qui l’appellativo di “La Superba”).

 

 

 

    LE FAMIGLIE GENOVESI PIU’ IMPORTANTI

 

 

DORIA e SPINOLA per la parte Ghibellina (Mascherati), FIESCHI e GRIMALDI (un cui ramo regna tuttora sul Principato di Monaco) per la parte Guelfa (Rampini).

La ricchezza di queste famiglie derivanti da appalti di gabelle e commerci d’oltremare raggiunse l’apice nel XV1 Secolo.

Questi finanziavano la Corona Spagnola (allora all’acme della potenza per la scoperta delle Americhe) di cui erano anche “asientisti”, cioè appaltavano le flotte e gli equipaggi per l’Imperatore (CarloV e Filippo II).

La Corona Spagnola era Castigliana e si fidava più dei Genovesi che dei Catalani (la rivalità tra Madrid e Barcellona risale a lunga data)

Era tale l’influenza commerciale, militare e finanziaria di queste famiglie che gli Storici Spagnoli definiscono tuttora sui loro libri di testo il Secolo XVI “El Siglo de Los Genoveses”

                                                              

 

A PROPOSITO DELL’AVARIZIA DEI GENOVESI

 

 

Il Marchese Raffaele De Ferrari cui è intitolata la  piazza centrale  di Genova, fu un Creso la cui  ricchezza (fatta ai tempi della costruzione del Canale di Suez e con speculazioni sulla ricostruzione di Parigi) era incalcolabile.

Finanziò da solo la Diga Foranea, l’ampliamento del Porto e l’Ospedale Galliera intitolato a sua Moglie , oltre ad altre innumerevoli opere benefiche.

      Il nonno aveva  in una segreta una enorme cassaforte  in cui un giorno entrò ed armeggiandovi la porta del forziere  si rinchiuse. Vi morì dentro soffocato. Nessuno oltre  lui, conosceva la combinazione.

                                                                 ***

Un nobile aristocratico Genovese accusato da un concittadino di non avere un tenore di vita all’altezza del lignaggio, lo invitò a casa a cena. Gli  cucinò due semplici uova al tegamino il cui fuoco era però alimentato da una montagnola di biglietti di banca.

                                                                ***

Ancora qualche anno fa Giamba Parodi (i vecchi genovesi si chiamavano quasi tutti Giovanni Battista) proprietario di qualche centinaio di Palazzi, azionista di riferimento di non so quante Aziende e tra l’altro membro del Consiglio della Banca d’Italia (era considerato l’uomo più ricco di Genova e non solo), girava la Città “ostentando” la guida di una 500 a volte (noblesse oblige) anche con autista.

   

SANTI PATRONI DI GENOVA

 

 San Giovanni Battista con San Giorgio, San Lorenzo e San Bernardo. Poichè pensarono che forse ciò non fosse sufficiente elessero nel XVII Secolo anche la Madonna Regina Protettrice di Genova. (ad ogni angolo di strada vedrete edicole – alcune bellissime della Vergine. Ve ne erano sparse quasi un centinaio)

Alla Festa di San Giovanni (24 Giugno) è caratteristica la Processione delle Casaccie con decine di Crocefissi riccamente bardati e del peso di oltre 1 Quintale (il più pesante arriva ai 180 Kg) portati appoggiati alla spalla con base su di un incavo della cintura dai “Cristezzueui”. Per portarli occorre forza ed equilibrio (riescono anche a danzare). Chi è veramente forzuto è lo “Stramuau” colui che innalzando il Crocifisso lo trasferisce da un portatore all’altro facendo leva su di una maniglia fissata all’albero della Croce. E’ una caratteristica tutta Ligure. Una volta andavano a gara per fare i portatori ed addirittura pagavano per far parte delle Confraternite.

 

SIMBOLO DI GENOVA

 

La Lanterna.

 

STEMMA DI GENOVA

 

Il Grifone che artiglia  l’Aquila (Imperiale) e la Volpe (Pisana) con il  motto “Griphus ut  has angit, sic  hostes Janua frangit”. (“Come il Grifone qui stringe e soffoca così Genova doma i suoi nemici”).

  

BANDIERA DI GENOVA

Croce rossa su fondo bianco.

 

I PAPI GENOVESI

 

 Innocenzo IV :1243-1254 (Sinibaldo Fieschi)

Adriano V : 1276 (Ottobono Fieschi)

Innocenzo VIII : 1484-1492 (Giobatta Cybo)

Benedetto XV: 1914-1922 (Giacomo della Chiesa)

 

Liguri e più precisamente Savonesi furono invece i grandi Papi del Rinascimento:

Sisto IV : 1471-1484 (Francesco della Rovere). Da lui prese il nome la Cappella Sistina Giulio II : 1503-1513 (Giuliano della Rovere) Il tremendo papa, mecenate di Michelangelo, Raffaello e Bramante, implacabile guerriero che combatteva rivestito da una corazza d’argento.

 

P.S.: Savonesi erano pure i Marchesi del Carretto da cui discese Ilaria – moglie di Guinigi – la cui tomba abbiamo ammirato lo scorso anno nel Duomo di Lucca, capolavoro di Jacopo della Quercia.

 

I PRIMATI DI GENOVA

  

1.      1° Porto del Mediterraneo.

2.      Centro Storico più grande d’Europa.

3.      L’Ospedale di San Martino è il più grande d’Europa. Si estende su di una intera montagna e continua ad espandersi.

4.      L’Ospedale più grande e specializzato d’Europa per il bambini. L’Istituto “Giannina Gaslini”a Sturla/Quarto è all’avanguardia anche per la ricerca scientifica sulle malattie d’infanzia. Vengono bambini da tutta Italia ed anche dall’Estero. Sorto per iniziativa benefica del Senatore Gaslini, grande industriale dell’anteguerra, per ricordare la figlia prematuramente scomparsa (ma si dice  anche per una imposizione di Mussolini per tacitare una enorme evasione fiscale).

5.      1° Moneta Aurea Europea “Il Genovino”del 1252 (contrariamente alla comune vulgata è storicamente accertato che Genova anticipò il fiorino Fiorentino di qualche mese).

6.      Il Grattacielo più alto d’Italia, in Piazza Dante del celebre Architetto del Ventennio Marcello Piacentini

7.      Il primo Grattacielo costruito in Italia con struttura portante in acciaio (ex Sip a Brignole).

8.      Il primo palazzo per abitazione costruito in cemento armato  (Il Palazzo dei Giganti in Via XX Settembre).

9.      La più grande costruzione al mondo in cemento armato (il Magazzino Hennebique al Porto)

10.  Il Ponte più grande d’Italia in cemento armato - il viadotto autostradale Morandi sul Polcevera (non sono sicuro  se questo record resiste!).

11.  L’Acquario più grande d’Europa.

12.  1° Squadra Italiana di calcio moderno (GENOA  1893).

13.  Purtroppo Genova è anche la Città con l’età media più alta d’Italia. A giudicare però dagli stupendi  visetti di bambini di colore e meticci che spuntano come funghi dai vicoli del Centro Storico ho l’impressione che Genova farà presto a ringiovanirsi cambiando però fisionomia

14.  Città più cara d’Italia. Il costo della vita qui è pazzesco. Ciò a causa della mancanza di un retroterra agricolo, della carenza di spazio per le costruzioni e della difficoltà di trasporti dovuta al territorio

15.  A Genova sorgerà L’Istituto Scientifico per le Tecnologie all’avanguardia in Europa e nel Mondo. Vi affluiranno oltre 1500 Scienziati da tutto il mondo fra cui diversi Premi Nobel. L’istituto sorgerà nell’ex area manicomiale di Genova-Quarto che, secondo i progetti di Renzo Piano, dovrà essere collegato all’Aeroporto con una avveniristica monorotaia sospesa lungo la costa per oltre 10 km. (Il progetto della Genova futura è esposto al Porto Antico a Porta Siberia).

  

P.S. : Questa lista di Primati è molto poco genovese e se i miei concittadini  venissero a conoscenza che ho ostentato tanti record sarei certamente censurato (la lista non esiste in alcun trattato, l’ho stesa io sulla base delle  mie ricerche).

 

Solitamente il Genovese è riservato, è “STUNDAIO” “atteggiamento tipico di orgoglio e timidezza misto a diffidenza” così il Montale definì questa sottile condizione dell’anima tipicamente genovese.

Ma si sa oggi la razza pura non esiste più ed anch’io sono un mezzo sangue Genovese (padre) e Piacentino (madre) e gli Emiliani parlano con la bocca molto aperta.

Inoltre all’ingresso del paese dei miei nonni materni (Monticelli D’Ongina) fa bella mostra di sé un cartello con l’orgogliosa scritta “Capitale dell’Aglio” che a dire il vero la prima volta che la vidi mi fece un certo effetto.

Per cui ho preso coraggio e.............avanti con i Primati di Genova che costituiscono pur sempre un vanto (o un cruccio) per noi e, credo,una interessante curiosità per il visitatore.

 

La riservatezza prima accennata, veniva meno solo in una circostanza: quando avevano ospiti in casa. Tanto ci tenevano a mostrare le loro ricchezze che Andrea Doria, in occasione della visita dell’Infante Filippo, si sentì in dovere di affiggere un’epigrafe che comprovasse l’effettiva proprietà di ori ed argenti e non un prestito predisposto ad hoc.

Anche il Cardinale Aldobrandini - Legato Pontificio di passaggio a Genova per le nozze di Maria de’ Medici con Enrico IV – rimase colpito di tanta magnificenza. “In pochi luoghi d’Italia si potrebbe mostrare eguale magnificenza poiché in pochissimi si trovano gli ori, gli argenti, le gioie e le ricche suppellettili che si vedono qui, oltre li palazzi ed habitationi regie che non hanno paro altrove, ma soprattutto l’abbondanza di denaro contante”.

  

MOTTI E PROVERBI GENOVESI

(Specie dei miei Suoceri!)

  

“I DINE’ DE UN’AVARUN VAN IN BUCCA A U LECCARDUN”

 

“PRIMMA CHE U GRASSU U STREPPE U MAGRU U CREPPE”: prima che il grasso si strappi il magro crepa.

 

“A PARLA’ DU TEMPU, DA STACCA DI ATRI E DE SO FRE’, E’ CIU’ VOTTE SE PASSA PE ABELINE’: se si parla del tempo, dei soldi degli altri e del proprio fratello, il più delle volte si passa per fessi.

 

“FA’ U CU’ ALL’AGUGGIA”: di straordinaria precisione ed abilità.

 

“SEMMO SEMPRE IN SCE SANA”: siamo sempre da capo, allo stesso punto. Con riferimento alle navi a vela genovesi che restavano sempre davanti a Savona  se non tirava il vento.

 

“U L’E’ NASCIU AU PRIMMU DOU”: è nato al primo dolore: senza problemi.

 

“BEIVE L’AEGUA DA MOA”: bere l’acqua della mola: apprendere i segreti del mestiere o più in generale l’arte e le malizie del vivere.

 

“L’E’ CHEITA NA BAGASCIA IN MA’”: è caduta in mare una bagascia. Di un evento straordinario ed imprevedibile: le meretrici non potevano, pena severissime condanne, entrare nel porto (per comprensibili motivi). Avevano le loro zone.

 

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FONTI BIBLIOGRAFICHE:

 

-         “STORIA DI GENOVA” – Teofilo Ossian De Negri – Giunti Ed.

 

-         “LE CITTA’ NELLA STORIA D’ITALIA – GENOVA” – Emilio Poleggi e Paolo Cevini – Ed. Laterza

 

-         “I PALAZZI DI GENOVA DI P.P. RUBENS ed altri scritti di Architettura” Mario  Labò – Nuova Editrice  Genovese

 

-         “L’INVENZIONE DEI ROLLI” a cura di Ennio Poleggi – Skira Ed.

 

-         “GENOVA APRE LE QUINTE” Tormena Ed.

 

-         “ GENOVA ‘900 – L’Architettura del Movimento Moderno” Mauro Moriconi-Francesco Rosadini – Universale di Architettura Ed.

 

-         “GENOVA SUPERBA” Tormena Ed.

 

-         “LA GRANDE STORIA DEI PAPI” - Eamon Duffy – Mondadori Ed.

 

-         “GUIDA INSOLITA DI GENOVA” - Stefano Roffo-Elena Donato – Newton e Compton Ed.

 

-         “ STORIE DI GENOVA” - Michelangelo Dolcino – Fratelli Frilli Ed.

 

-         “VIAGGIO IN LIGURIA” – Giuseppe Marcenaro – Sagep Ed.

 

-         “IL MALAMORE” – Remo Bozzini – F.lli Frilli Ed.

 

-         “DELLA VITA PRIVATA DEI GENOVESI” – Luigi Tommaso Belgrano – F.lli Frilli Ed.

 

DOVE MANGIARE

                                                                 

Vi dò un elenco personalissimo di Trattorie e Ristoranti da me conosciuti ed in massima parte frequentati.

 

FARINOTTI

 

Locali con il forno a legna per la cottura della farinata di ceci e dove solitamente vengono servite oltre alla farinata: torte di verdure, verdure ripiene, minestre di verdure e di ceci, trenette al pesto e pasta al ragù, frittura di pesce – di solito acciughe, acciughe in umido o al forno con patate, stoccafisso accomodato in umido o bollito, seppie in umido (buridda), polpo bollito con patate, frittelle di baccalà, spezzatino di carne in umido, trippa.

Sono antichissimi locali popolari, caratteristici ed a buon prezzo (sino a € 20) di solito con le pareti piastrellate in bianco con lunghi tavoli, con panche o sgabelli e dove è d’obbligo accettare la compagnia di commensali eterogenei.

 

§         SA’ PESTA -Via dei Giustiniani (Centro Storico) Prenotare la sera

§         GUGLIE - Via San Vincenzo (Zona Stazione Brignole)

§         SPANO - Via Santa Zita (Zona Stazione Brignole)

§         ANTICA OSTERIA DELLA FOCE - Via Ruspoli (Zona Foce)

§         BEDIN - Via Dante (Zona Centro): antico e tradizionale Farinotto ed anche Ristorante con cucina genovese mare e terra da €20 a €40

 

§         VEXIMA – A Voltri: la migliore farinata di Genova: prenotare la sera.

 

RISTORANTI ECONOMICI

 

§         MARIA – Vico Testadoro (Zona Centro, tra Via Roma e Via XXV Aprile)

Tutta la cucina popolare e tradizionale genovese. Anche qui tavolacci, panche e promiscuità: il professionista e l’imbianchino, l’impiegato ed il muratore, lo studente ed il pensionato, giovani e vecchie baldracche.

E’ una istituzione: la frequentavo già da studente.

 

§         MARRADI – Piazza Terralba (Zona San Fruttuoso)

Solo a Mezzogiorno.

Cucina di origine toscana , si è genovesizzata.

 

§         DEL PARROCO – Via Righetti (Albaro)

 

§         TOSCANA “ALDO” – Piazza Paolo da Novi (Zona Stazione Brignole, Foce).

Idem come Marradi, sono cugini.

 

§         NORMA – Via Borgo Incrociati (Zona Stazione Brignole)

 

§         DELLA DARSENA – Via Pre’ (Zona Principe)

 

Tutti questi locali hanno la caratteristica dell’eterogeneità della clientela e della promiscuità nella seduta ai tavoli.

E’ da tutti accettato che appena terminato bisogna alzarsi dal tavolo per fare posto alla nuova tornata di clienti. I posti sono pochi e lavorano su 3-4 turni. Prezzo sino a € 20.

RISTORANTI DI TENDENZA

 

§         OSTERIA DI VICO PALLA – Vico Palla (Zona Molo Porto Antico)

Nell’antico quartiere del Molo, sotto le Mura di Malapaga,sulle orme di Hitckook e Jan Gabin un’antica osteria una volta frequentata a mezzogiorno dai camalli e la sera da prostitute e dal sottobosco malavitoso dell’Angiporto. Esisteva già 5 secoli fa e Vi pranzava Van Dick, il celebre pittore fiammingo. Ora la clientela è cambiata ma ha mantenuto l’impronta, i tavolacci e la buona cucina.

Prezzo sino a € 40. Prenotare.

 

§         FRANCA – Vico Lepre (Zona Centro Storico vicino alla Chiesa delle Vigne)

Locale caratteristico tra i vicoli del Centro Storico. E’ il locale che più si è fatto un nome negli ultimi tempi. Non ci sono ancora andato personalmente (più volte ho tentato ma è sempre esaurito).

Cucina genovese, pesce e carne. Rivisitata ma su solide basi tradizionali.

Prezzo da € 40 a € 60. Prenotare.

 

§         EUROPA – Galleria Mazzini (Zona Centro)

E’ frequentato a mezzogiorno da imprenditori, professionisti e banchieri e la sera funziona sino a dopo teatro (è vicino al Teatro dell’Opera) dove si possono incontrare i maggiori interpreti della lirica e spesso il Dr. Garrone (Presidente ERG e Sampdoria) che gioca a scopone con Spinelli (ex Presidente Genoa ed ora del Livorno) ed altri industriali e  politici fra cui il capo dei “camalli” Batini.

Cucina genovese di base con ampie concessioni alla varietà anche internazionale  dei frequentatori.

Contrariamente anche a quanto si potrebbe pensare non è molto caro: Prezzo da € 30 a € 50.

 

§         ENOTECA SOLA – Via Barabino (Zona Foce - Piazza della Vittoria)

Cucina genovese e ligure accuratissima con prodotti di qualità. Enoteca al top.

Prezzo fino a € 60.

 

§         CHICHIBIO – Via Chiossone (San Matteo – Centro Storico)

Ristorante e Wine Bar (New entry). Cucina accurata mare e monti.

Prezzo da € 30 a € 60.

 

§         RIVARO – Via Portello (Zona Centro – Via Garibaldi)

Locale storico con cucina genovese

Prezzo da € 30 a € 50.

 

§         I TRE MERLI – Palazzina Millo (Porto Antico)

Al Porto Antico un ristorante griffato che ha portato la cucina genovese nel mondo.

Farinata di ceci, focaccia al formaggio di Recco, torte di verdura.

Tutte le specialità genovesi e liguri di carne e pesce.

Prezzo sino a € 50. Prenotare

 

§         SUL FRONTE DEL PORTO Palazzina Millo 3° piano (Porto Antico)

Terrazzo con vista suggestiva sul porto e sulla città.

Specialità genovesi e liguri. Carne e pesce. Coquillage (specie ostriche) e crostacei di primissima qualità.

Anche cucina giapponese: sushi e sashimi.

Prezzo sino a € 80. Prenotare.

§         PINTORI – Via San Bernardo (Centro Storico).

Ottima cucina Ligure e Sarda. Prezzo da € 40 a € 60.

 

DI AMBIENTE CARATTERISTICO

 

Ottime cucine in ambienti caratteristici di vecchi palazzi nobiliari:

 

§         LE CANTINE SQUARCIAFICO – Piazza Invrea (Centro Storico – San Lorenzo)

 

§         GARIBALDI CAFE’ – Via ai 4 Canti di San Francesco (Centro Storico – Via Garibaldi)

Historie Cafè. Musica, Cucina, Cultura.

 

§         LE COLONNE DI SAN BERNARDO – Via San Bernardo (Centro Storico – Zona San Donato)

 

§         LA VIGNA IMPERIALE – Piazza Campetto (Centro Storico – San Lorenzo)

 

Prezzo da € 20 a € 60.

 

STORICI

 

§         SHOONER – Salita Pollaioli (Piazza Matteotti.

Vi fu fondato nel 1892 il Partito Socialista Italiano

Prezzo sino a € 40.

 

§         OSTERIA DEL BAI – Via Quarto (Ge-Quarto)

Frequentata da Garibaldi prima dell’impresa dei Mille. Lo Scoglio è li vicino, una volta era noto per avere un pino cresciuto sul tetto.

Prezzo sino a € 80.

 

CUCINE ESOTICHE  (Prezzi da € 10 a € 40)

 

AFRICANA – “African” – Via San Bernardo

ARABA – “Nabil” – Vico Falamonica (Centro)

BRASILIANA – “Rodizio Brasileiro” - per la carne Via Giacometti (San Fruttuoso)- - per il pesce Via della Marina 3 (Sarzano)

CAUCASICA – “Tiflis” – Vico del Fico (Centro Storico – San Donato)

CINESE – “Re Naya” – Via De Amicis (Zona Brignole)

EGIZIANA – “Da Sem” – Via Struppa (Valbisagno)

ECUADOREGNA – “Tierra Nuestra” . Salita San Paolo (Zona Pre’-Principe)

FRANCESE d’impronta – “Le firme dell’Harrys Bar” – Via Donato Somma (Nervi) Cucina mediterranea di alta classe

GIAPPONESE – “Sul Fronte del Porto –Irifune” – Porto Antico

GRECA – “Acropolis” – Salita N. S. Del Monte (San Fruttuoso)

INDIANA – “Taj Mahal” – Corso Torino (Zona Foce) solo la sera

INDONESIANA – “Borobudur” -Via Canneto il Lungo (Centro Storico)

INDO-PAKISTANA – “Shah Jahan” - Via Miglio (Zona Mercato C.so Sardegna)

INGLESE d’impronta – “Britannia Pub” . Vico Casana (Centro)

LATINO-ASIATICA-MEDITERRANEA – “I 5 Continenti” – Corso Europa (vicino RAI)

LIBANESE – “Orient Express” – Piazza dell’Amor Perfetto (Centro Storico-Via Orefici)

MESSICANA – “Tequila” – Corso Italia (Zona Foce)

PORTOGHESE – “Il Fado” – Via San Donato

SPAGNOLA – “Nada Mas” – Magazzini del Cotone (Porto Antico)

TEXANA – “Dixieland” - Via Quarto (Ge-Quarto)

VEGETARIANA– “La Zucca Barucca” – Via Teodosia (Piazza Alimonda – Tommaseo)

 

Prezzi da € 10 a € 40

 

P.S.:  In questa guida non sono citati due ex “monumenti” della ristorazione genovese: “Rina” – Salita Mura delle Grazie (Centro Storico- dietro Piazza Cavour, davanti al Mercato del pesce) e “Cicchetti 1860”- Via Giannelli (Quinto)

 Locali storici: il primo era frequentato dal Presidente Pertini e da numerosi personaggi tra cui Alberto Sordi; il secondo da Dedo Provera quando era Ufficiale a Genova.

Non godono più della fama di una volta.

“Rina” dicono abbia perso il cuoco e da “Cicchetti” è mancato Renato “Il Piccolo”, l’anima del locale.

E’ molto che non li frequento (specie “Da Cicchetti” andavo spessissimo) anche perché esco meno e la bilancia non perdona.

Mi auguro che ritornino alla considerazione di una volta. In fondo sono un pezzo importante di Genova!

  

COCKTAILS, APERITIVI

 

 

§         BAR BERTO – Piazza delle Erbe (Piazza Matteotti)

                                 Locale storico – Stile Liberty

 

§         CAFE’ IL BARBAROSSA – Piano di Sant’Andrea (Porta Soprana)

                                                      Locale storico XIII Sec. Sotto la Porta Soprana

 

§         CAFFE DEGLI SPECCHI – Salita Pollaioli (Piazza Matteotti)

                                               Locale storico dell’800 sin da allora ritrovo di poeti e letterati

 

§         GUARCHI CAFE’ – Via San Bernardo (San Donato)

                                          Locale caratteristico con volte a mattoni rossi

 

§         IL QUINTO QUARTO – Via Canneto il Lungo (San Lorenzo)

                                                Palazzodel X Sec., vineria primi ‘800, ora restaurata

 

§         MANGINI – Piazza Corvetto

                            Locale storico di fine ‘800, di rara eleganza.

    Era frequentato dal Presidente Pertini. Mantiene la saletta con il tavolino e la sua             poltrona.

 

§         BALILLA – Via Cesarea (Zona Piazza della Vittoria)

    Splendido ed elegante Bar-Pasticceria del primo ‘900 di fronte all’ex Teatro della Gioventù Fascista (opera di interesse architettonico ora in ristrutturazione)

  

IN RIVIERA

 

BOGLIASCO:  “IL TIPICO” – Frazione San Bernardo. Vista imprendibile ed impareggiabile su di un colle a picco sul mare. Cucina accuratissima. Carne e Pesce. Prezzo sino a € 80. Prenotare.

 

SORI:  “ DA EDO” – Ristorante e Farinotto con tutte le specialità genovesi. Prezzo da € 20 a € 40. Prenotare la sera.

 

“DRIN” – Località Capreno. Buona cucina tradizionale ligure dell’entroterra. Prezzo da € 20 a € 40. Prenotare.

 

RECCO: è la capitale gastronomica della Liguria. Ha dato il nome alla famosa “Focaccia col Formaggio”. I Ristoranti, le Trattorie e le Focaccerie spuntano come funghi, ve ne sono a decine ed al Sabato ed alla Domenica sera sono prese d’assalto.

               I più noti: “Da O Vittorio”, “Vitturin”, “Manuelina”, “Lino”, “Alfredo”.

              

Per tradizione ed affezione Vi segnalo:

 

“DA O VITTORIO”: era sempre aperto anche di notte alle ore piccole e specie d’Estate, dopo le scorribande giovanili, scendevamo alle 2 o alle 3 di notte, a mangiar focaccia col formaggio (e quant’altro bastava a placare il ns. inesauribile appetito!).

Vi andava di nascosto anche Aldo Fabrizi, quando faceva la cura dimagrante alla “Colonia Arnaldi” di Uscio. Vi è ancora una sua bella dedica con strofe in dialetto romanesco, che mi sembra recitino così: “ Quanno scenno da Uscio a Recco eccote Vittorio e te saluto dieta.  Magno e me riconcilio con la vita!!!”

Prezzo sino a € 60.

 

CAMOGLI: “LA CAMOGLIESE” – Tradizionale Ristorante di pesce sulla Spiaggia di Camogli. Prezzo sino a € 60. Prenotare

 

                     “ROSA” – Via Ruffini, 11.

                     In splendida posizione con vista sul Porto e nel Promontorio di Portofino un ristorante da 50 anni al Top. Cucina ligure, specie pesce, accuratissima.

                     Prezzo da € 50 a € 80. Prenotare

 

Prendendo il traghetto dal Porto di Camogli (ve ne è uno che parte a mezzogiorno, ritorno ogni ora) in 10 minuti raggiungerete a Punta Chiappa sul Promontorio di Portofino tre buonissimi ristoranti di pesce con prezzo da € 40 a € 60. Prenotare.” IL MULINO DA DRIN”, “SPADIN” e “STELLA MARIS” Quest’ultimo in una posizione incantevole con vista impagabile sul Golfo Paradiso e la Riviera Ligure. E’ una residenza storica che ospitò Byron che ne rimase affascinato. Fa anche albergo: prezzo della camera doppia da € 90 a € 135, singola da € 65 a € 95.

 

Sempre in  Comune di Camogli – Frazione San Rocco, con vista mozzafiato sul Golfo e con passeggiata sino a Portofino e Punta Chiappa due buonissimi ristoranti: “NONNA NINA” e “MIRIN”: cucina ligure, carne e pesce, prezzo da € 30 a € 50. Meglio prenotare.

 

 

PORTOFINO VETTA: “ZEFFIRINO KULM” Ottimo Ristorante gestito dalla Famiglia Belloni, proprietaria del Ristorante “Zeffirino” di Genova. Una dinastia di ristoratori che ha fatto conoscere la cucina genovese nel mondo. Forniva il pesto a Frank Sinatra. Prezzo sino a € 80. Prenotare.

Il Ristorante è incorporato nell ‘HOTEL PORTOFINO KULM”  gestito dal Cenobio dei Dogi. Famosissimo Albergo del primo Novecento che ospitava

Reali di tutta Europa (il Kaiser Guglielmo ne era fanatico). In posizione incantevole sulla Vetta del Promontorio di Portofino con vista su tutta la Riviera Ligure. Concedetevi almeno una cena ed una notte in albergo: molti sposini e molte coppie che festeggiano anniversari di matrimonio lo fanno. Prezzo della camera doppia da € 150 a € 300, singola da €100 a € 150.

 

CHIAVARI: “LUCHIN” - Via Bighetti

                        Torte e farinata. Nel Centro Storico di Chiavari la più antica e tradizionale cucina ligure. Prezzo da € 20 a € 40.

 

                        “LA CAMPAGNOLA” – Sant’Andrea di Rovereto

                        In una frazione sopra Chiavari, a strapiombo sul mare con vista incantevole.

                        Ottima cucina mare e monti. Prezzo da € 40 a € 60. Prenotare

 

SESTRI LEVANTE:  CARMAGNINI “EL PESCADOR”

                                    Sul mare verso il molo del Porto Turistico.

                                    Ottimo per il pesce.

                                    Prezzo sino a € 60. Prenotare

 

                                    “PORTOBELLO” sulla Baia del Silenzio.

                                    Con i tavolini sulla spiaggia lambiti dalle onde del mare, un Ristorante incantevole per la posizione che offre piatti della cucina rivierasca di mare e terra.

                                    Prezzo da € 40 a € 60. Prenotare.

 

NELL’ENTROTERRA DELLA CITTA’

 

§         OSTERIA DELL’ACQUASANTA – Genova-Voltri.

Cucina raffinatissima terra e mare.

Prezzo da € 30 a € 50. Prenotare

 

§         ARVIGO – Cremeno (Val Polcevera)

Accurata e tradizionale cucina genovese dell’Entroterra.

Il Mercoledì “Minestrone alla Genovese” DOC

Prezzo da € 30 a € 50. Prenotare.

 

§         FERRANDO – San Cipriano (Val Polcevera)

Ottima cucina ligure dell’Entroterra.

Menù con vasta scelta anche funghi e tartufi.

Prezzo fino a € 60. Prenotare

 

§         LA PINETA – Struppa (Val Bisagno)

Ottima cucina, specialità alla brace.

Prezzo fino a € 60. Prenotare

  

§         BRUXABOSCHI – San Desiderio (Valle Sturla)

Antica e tradizionale trattoria dell’Entroterra. Accogliente e ben curata.

Specialità della cucina genovese e ligure di terra, curata e presentata in modo esemplare.

Gestita dalla Famiglia Sciaccaluga a mio avviso il migliore Ristorante  Genovese di prodotti della terra, specie funghi e tartufi. Ottima carta dei vini.

Prezzo sino a € 60. Prenotare.

  

I MIEI FAVORITI:

  

“MANNORI” – Via Galata (Zona Brignole – San Vincenzo)

 

La migliore cucina toscana in Genova (ma sa cucinare benissimo tutti i piatti genovesi e di pesce).

Lorenzo, originario di Marmantile (Signa-FI), si è trasferito da ragazzo con i genitori a Genova dove hanno aperto un’ “Osteria”.

Faceva, ci tiene a dirlo, il “vinaio” distribuendo il Chianti del “Nipote” o dello “Spolveri” porta a porta nei caseggiati.

Poi hanno iniziato a preparare “merende” fino a diventare una delle trattorie più conosciute, amate  e frequentate della città.

E’ chiamato (ne è orgoglioso!) “l’Oste senza soste” perché è sempre disponibile dal mattino sino a notte tarda e, fosse per lui, la cucina sarebbe sempre aperta.

Ora è coadiuvato dal figlio Luca cui, a parole, vorrebbe lasciare la responsabilità della conduzione ma: “mai e poi mai la cassa.!”

Il locale mantiene l’impronta ed il bancone da osteria con i vecchi tavoli e le sedie in legno, disposte in un intricato labirinto di sale e salette dai nomi graziosi (“teatrino”, “dei pennini”, “privè”, etc.) e d’estate anche in veranda all’aperto sotto un porticato ombreggiato dalla vigna.

La clientela è varia ma affezionata. Imprenditori, professionisti, direttori di banca, sportivi, giornalisti, voraci intendenti di finanza, sindacalisti in pausa pranzo durante il rinnovo dei contratti, compagnie di crapuloni, vecchi e giovani golosi. L’insegnante del liceo, col viso da professoressa che non ha mai conosciuto l’erotismo, con i capelli dritti che non vedono il parrucchiere da decenni, ed ormai arresasi alla bilancia per soddisfare l’unica sensualità che ancora le è rimasta: quella della gola.

L’enorme Ismail, il truculento ebreo con una stazza di oltre 150 Kg. ed un barbone da rabbino Ashkenazita, capace di divorare 3 fiorentine da 1 Kg. (quando con le “lirette”costavano la metà) dopo aver allenato lo stomaco con vari antipasti e paste-asciutte.

L’anziano cliente fuori provincia con un volto rubizzo da cui traspare un tasso di colesterolo e trigliceridi da ostruire un oleodotto.

L’Avv. Misley, matrimonialista specializzato in divorzi e separazioni, modenese, eterno goliardo, col suo posto fisso al tavolo - quello dei clienti quotidiani -  accanto alla porta della cucina dentro cui sbirciava, per l’anteprima dei piatti di giornata.  Appena varcava l’uscio era riconoscibile per una specie di ululato da pellerossa cui faceva eco Lorenzo, che poi capimmo essere il grido dannunziano “Eia Eia Alalà”.

Negli ultimi tempi si faceva vedere con segretarie?!?! da capogiro. Poi un infarto lo ha stroncato.

Il suo posto è ancora vuoto, come fosse sempre riservato, come il numero delle maglie dei grandi campioni ritirate dalle squadre. Sarà difficile rimpiazzarlo!

 

 

I prodotti della terra (olio, cipolle, patate,fagioli, cavoli etc.) sono forniti dal Guelfo Beconi, contadino DOC di Signa, da non confondere con Lastra a Signa perché “oltr’Arno non sanno far nulla” e così il vino (al fiasco, a consumo, ma stranamente non ne resta mai un goccio), i salumi (favolose salsicce e soppressata, così come la finocchiona sbriciolona ed il crudo se tagliato a coltello) e i formaggi (pecorini e caprini, stagionati e freschi) secondo stagione e disponibilità, fornitigli dal Calonaci detto “Il Pipa”dell’Impruneta.

La Chianina è DOC e la bistecca viene prima mostrata al cliente, tenuta orgogliosamente come un trofeo nel piatto ed innalzata col braccio. Ondeggiando compiaciuto tra tavoli di commensali con gli occhi strabuzzanti,  nel vano tentativo di mettersi a posto la coscienza ripete:“l’è cara”, “l’è cara”.

Non chiedetegli il Menù, non esiste: il Menù è Lui ed a Lui domandate cosa passa il convento.

Nel sciorinarVi, con compiaciuto accento toscano le delizie della sua epicurea cucina, lo vedrete raggiungere l’unico orgasmo che gli è ormai consentito (Lui dice che .......ma non ci credo: è’ una fissa).

Antipasti di salumi (tutti), crostini coi fegatelli, bruschette, fritti e squisite frittate.

Primi di minestre: pasta e fagioli, spazzacamino, ribollita, riso e verdure, alla genovese, pappa al pomodoro.

Primi di pasta: penne alla madrigale, pappardelle, ravioli, gnocchi, trofie, etc. al sugo di carne, funghi, pesto.

Secondi di Chianina, trippa, baccalà (fritto ed alla livornese), stoccafisso (accomodato in umido o bollito), arista, pesci secondo stagione e disponibilità.

Contorni con  gli immancabili fagioli cannellini cotti al fiasco, verdure cotte e crude, o in pinzimonio.

Dolci e cantucci con Vin Santo.

Caffè, anche alla Livornese servito nel bicchiere di vetro con la buccia di limone e la “torpedine”.

Il Prezzo è un mistero che Vi verrà svelato solo alla fine del pranzo quando andrete davanti al suo ufficio (un tavolo dell’osteria) dove, tra calcolatrici che fa finta di adoperare e foglietti fittamente annotati e tenuti in un quaderno consunto che sembra un cimelio medievale del Monte di Pietà, si esercita in algoritmi solo a lui comprensibili, continuamente tentato dal latrocinio.

Comunque tra € 15 (a quel prezzo espone un Menu’ Turistico  che comprende Zuppa del Cane ed altre frattaglie – trippe. Penso sia per i cani di passaggio cui, ne son certo, sarebbe capace di farsi pagare il conto!) e € 80 se Vi divorate da soli anche una Chianina da Kg ed altri ammennicoli, ed a quel punto bisogna assolverlo.

Ad evitare inutili (anche per Lui) perdite di tempo e feroci discussioni, pago due volte l’anno: prima della chiusura estiva (Agosto) ed a fine Dicembre.

Dopo un’infinita disputa, tra bari delle 3 carte, ed innumeri spergiuri da far arrossire San Pietro, stacco l’assegno tagliando sul totale: prendere o lasciare!

Ma non sono certo di uscire vincitore da questo mercimonio.

Se avrete l’avventura di andare sperate in Dio per il prezzo ma sarete soddisfatti della cucina.

Presentatevi pure a mio nome: mi manda Sessarego, o meglio “Il Presidente”  (ma questa è un’altra storia per cui non voglio ora tediarvi) sono sicuro (beata illusione!) che si metterà la mano sul cuore – che in simili circostanze tiene in uno strano posto sotto la cintola - e su quel residuo di coscienza per cui può ormai solo sperare nel fuoco del Purgatorio.

E se così non fosse mandatelo pure all’Inferno: in cuor suo sa che lo merita!

 

 PIEDIGROTTA da Carmine e Antonio” Via Giannelli  (Quinto).

 

Ristorante con una stupenda terrazza sul mare a Quinto, è gestita dai cordialissimi fratelli Carmine e Antonio Vaccaro di una dinastia di ristoratori originari di Tramonti (Maiori), sulla costa Amalfitana.

Sampdoriano il primo (espone la maglia originale n. 10 di Mancini) e Genoano il secondo hanno usufruito di una forte promozione dell’assidua frequentazione dei calciatori di Genoa e Sampdoria degli anni ’90, che all’epoca erano autentici campioni: Vialli, Mancini, Vierchwood, Eranio.

Cucina curatissima con pesce freschissimo ed una presentazione dei piatti e delle portate che gratifica la vista oltre che il palato.Tra le ultime novità un Antipasto alla Catalana, trionfo di colori e sapori ed una Cruditè di mare di raffinata prelibatezza.

Pur rifiutando le sofisticazioni della nouvelle cousine presenta una carta sempre in evoluzione su basi della cucina tradizionale.

Sino a € 80.

Menù ricco e vario di mare e di terra, ma è meglio farsi consigliare, specie quando si tratta di pesce. Dite pure che Vi mando io.

 

P.S.: Il limite di prezzo più elevato si intende che fa riferimento ad un pranzo completo comprensivo di: antipasto,  primo, secondo, dolce, caffè, vino e bevande. Limitando il numero delle portate ovviamente si scende.

  

Se poi non trovate questi posti o capitate in altre zone, seguite la Regola Aurea: andate dove c’è tanta gente, difficilmente sbaglierete.

 

E .....“BUON APPETITO”!

 

Cari Colleghi,

 

                        ad integrazione della mia Guida Vi unisco una pagina che mi era stata censurata.

 

                        In essa sono descritte alcune tecniche “sex-exciting” molto alla buona in uso a quei tempi.

 

                        Ora Vi sono altri mezzi di cui peraltro, so per certo (dall’ultimo censimento) che non ne avete bisogno: ma tant’è una ripassatina...........................

 

                        A proposito: si accettano scommesse su chi fa il gallo e chi la gallina tra la Premiata Coppia Sissa – Bertazzoni.

 

 

                                                                                              BUONA NOTTE!!!

 

A proposito di quelle “case” ....

 

Ebbero gran fama la “Marisina”, una cremonese nera come il carbone, chiamata l’”Aspiratore”, ed una bionda-platino di Gorgonzola dal viso cadaverico e dalla voce d’oltre tomba che dava un fascino macabro chiamata “Za –la mort”.

 

Fra i clienti il Signore di mezza età che faceva accovacciare la prostituta sull’armadio facendole ripeter “co-codè  - co-codè” ed appena venivano risvegliati gli istinti galleschi al grido di “chi-chi-richì” quella si doveva lanciare sull’alcova dove lui era disteso.

 

Oppure quel tale che entrava munito di una sciabola giocattolo e di un giradischi,  per cui montando la malcapitata tenuta da una sorta di briglia e galoppando per la stanza al suono della Cavalleria Leggera di Soupè lanciava il grido epico “Miei Lancieri: carica!”.

 

Per quanto adusa ad ogni tour de force una “signora” che lavorava in Vico Spada non mancò di denunciare un intero equipaggio Corso, compreso il Nostromo – un enorme giannizzero con il corpo tutto tatuato che “sembrava l’obelisco di Axum” che la costrinsero ad esercitare in piedi (queste erano le loro abitudini) tanto che “dopo una settimana non era ancora in condizione di assumere una positura supina e tanto meno seduta”.

 

GRAZIE GENOVA!... Arrivederci a VENEZIA.

 

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Raduno 24-25-26 Settembre 2004- GENOVA

 

 

                                                                                                                                                 

               

 

                   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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